Dai balconi di Napoli al cielo: la bimba che volò tra le braccia del beato
BEATO MODESTINO DI GESÙ E MARIA
Apostolo della vita nascente
Il 5 settembre 1802 nasce a Frattamaggiore, centro urbano della provincia di Napoli, il beato Modestino di Gesù e Maria. I genitori, persone laboriose e di solida pietà cristiana, essendo lui l’ultimo di sei figli, pensarono di procurargli almeno un’istruzione di base, inviandolo a lezioni da un sacerdote del paese, don Francesco D’Ambrosio, che insegnava ai ragazzi del luogo.
Le attitudini del ragazzo non passarono inosservate al vescovo di Aversa, che lo invitò in seminario per svolgere alcune semplici mansioni. Alla morte del vescovo, però, Modestino dovette lasciare il seminario e tornare in famiglia. Iniziò allora a frequentare il convento francescano di Grumo Nevano, dove scoprì la vocazione alla vita religiosa. Dopo un lungo cammino, nel 1827, a 25 anni, fu ordinato sacerdote.
Il suo apostolato fu da subito instancabile: pronto all’ascolto, accanto agli emarginati, i poveri che bussavano alla porta del convento non andavano mai via a mani vuote. Visitava carcerati e malati. Trasferito nel convento di Santa Maria della Sanità, lo si vedeva spesso tra i vicoli di Napoli, a soccorrere chi era nel bisogno.
Giovanni Paolo II lo definì “Apostolo della Vita Nascente”. All’epoca, infatti, a causa dell’alto rischio di mortalità durante il parto (per madre e bambino), le partorienti lo chiamavano al loro letto nei casi più difficili, perché impartisse preghiere e benedizioni. Ancora oggi è invocato da coppie che desiderano il dono della fecondità.
Morì nel 1854, a 52 anni, contagiato dal colera mentre soccorreva altri malati.
I prodigi
Numerosi i miracoli a lui attribuiti: estasi, profezie, bilocazioni. Una sera, pregato insistentemente di recarsi da un infermo, promise di andare nonostante l’ora tarda. Dopo aver confortato il malato, la moglie di questi si accorse che il beato era già sparito prima che potesse accompagnarlo alla porta.
Il miracolo ufficiale per la beatificazione avvenne a Frattamaggiore: un ragazzino di 12 anni teneva in braccio la sorellina Pasqualina Cimmino, di pochi mesi, quando la bimba cadde dal balcone del terzo piano. La madre, invocando fra Modestino con un grido disperato, la trovò poi con solo qualche escoriazione, in perfetta salute.
Alessandra Di Laora

