Una serata per Ascoli, tra canzoni, risate e sogni: il 20º Festival della Canzone Ascolana
Ieri sera si è celebrato il 20º Festival della Canzone Ascolana, un appuntamento che – anche quest’anno – ha portato in scena bellezza, talento e tanto, tanto amore per la nostra città.
Presentato con la consueta verve da Angelo Carestia, insieme a Ilaria Buccari, Savino e Gabriele Brandozzi, il Festival ha saputo mescolare musica, comicità e ospiti d’eccezione come Gatto Panceri, Numa Palmer (con un pensiero speciale per il papà) e Riccardo Foresi, che ha cantato “My Way” ricordando i suoi esordi nel teatro ascolano con l’orchestra di Giovanni Allevi.
Tra le canzoni in gara, ogni esibizione è stata un piccolo viaggio nel cuore di Ascoli e dei suoi abitanti:
Si è ballato tra organetti e vin brulé, al ritmo di un valzer tra le bancarelle del mercatino dell’antiquariato;
Si è sognato di sorvolare Ascoli con un drone, insieme al coro di Cristina Paolini (3ª classificata);
Si è parlato d’amore e di nipoti, tra musica dance e bambini della Ginnastica Ascoli;
Si è sorriso con l’ironia dell’“asculà che capeta tutto a lui”, accompagnato dai ballerini di Tina Dance;
E si è riflettuto con i bambini del coro delle Suore Concezioniste, che hanno indossato maglie con la scritta “No bomb, no war” e cantato contro ogni forma di conflitto.
Un plauso speciale a Petó, che con una canzone sulla forza di resistere nella vita (accompagnata persino da una roomba!) ha conquistato il cuore della giuria, portando a casa il 1° premio e anche il Premio per il Miglior Testo Bruno e Andrea Ferretti.
Gigi Coccia, con la sua poetica passeggiata tra odori di oliva fritta e chiacchiere ascolane, si è classificato 2°, mentre Cristina Paolini ha chiuso il podio.
C’è stato spazio anche per la tradizione, con “I so’ asculà”, saltarelli e immagini dell’Ascoli antica, per i duetti acustici, e per le “commà e compari” di “Siende Commà”, tra leggende e simboli della nostra città.
A premiare i vincitori è stato Giovanni Travaglini, e non sono mancati altri ospiti come Magda White e Flavius. Il Premio Ivan Graziani è andato a Chittarrini, con la sua “Solo se amo i bambini”.
Alla fine resta la sensazione che, per una sera, Ascoli abbia cantato tutta insieme. E che in ogni nota, battuta o sorriso, ci sia stata la voglia di celebrare il bello della nostra terra.
Alla prossima edizione! E come sempre, viva Ascoli e viva la musica.



