cultura

Lenny Kravitz: 61 anni di chitarre, spiritualità e rock senza compromessi

Chiamatelo tamarro, pacchiano o come vi pare ma questo ragazzo qui oggi compie 61 anni. È un cantante, attore, cantautore, polistrumentista e produttore musicale americano che ha saputo trovare il suo onesto posto nel mondo della musica mischiando sapientemente elementi di blues, rock, soul, funk, reggae, folk e ballate.

Uno che sul palco se la spassa alla grande ma che, nonostante quaranta milioni di copie vendute, la critica non ha mai accettato, vuoi per il colore della pelle (“Se fossi stato bianco sarei considerato il salvatore del rock”, ha detto di recente), vuoi perché l’ha sempre associato all’immaginario di rocker un po’ facilone, sostanzialmente reazionario nella forma, che da quarant’anni spopola ovunque e riempi i vari Hard Rock Cafè.

Posso dire da semplice chitarrista ed amante del rock e dello strumento che sulle 6 corde è fenomenale, che un solo Lenny, col suo stile così anni ’70, ispirato a Jimi Hendrix e alla psichedelica scena rock dell’era hippie, vale 100 cantanti attuali e che in un momento cui il rock per il grande pubblico ha abbandonato ogni ambizione rivoluzionaria, lui e le sue canzoni così sicure e confortanti dimostrano che si possono fare le cose più classiche senza scadere. In questo, davvero, è il salvatore del rock.

Come se non bastasse si diverte, si allena tutti i giorni, fa sport, vive qualche mese all’anno alle Bahamas (la mamma è originaria di lì) impegnandosi economicamente – dalle cure mediche ai buoni alimentari – per le popolazioni locali ed ha un’alimentazione a prevalentemente biologica e vegetale. Ma il suo approccio per stare bene dentro e fuori sembra essere soprattutto ed ovviamente mentale e spirituale:

“Ciò che mi interessa prima di tutto è l’interno. Se non sei mentalmente in forma, tutto crolla. Rimanere equilibrati e positivi è importante quanto l’allenamento. È così importante svegliarsi la mattina con un senso di gratitudine verso sé stessi e la propria vita, indipendentemente da ciò che accade intorno a noi. Come tutti, anch’io attraverso momenti difficili.

Quando mi alzo la mattina leggo qualcosa di stimolante, una poesia spirituale, un brano della Bibbia. Poi mi siedo per meditare e pregare. Guardo fuori dalla finestra. Osservo quel momento di calma per immergermi in un pensiero positivo. Dopo di che, sono pronto per godermi appieno la giornata”.

Chi non vorrebbe arrivare a 61 anni come lui?

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