Dalla formazione alla vita: un’onda che non si ferma
Chiudiamo la porta… ma apriamo un nuovo cammino
E anche quest’anno, il 14° corso di formazione della nostra Federazione “Arte di Vivere” volge al termine.
Chiudo lentamente la porta della sede che, per settimane, è stata casa, officina di idee, luogo di incontro e di crescita. Un gesto semplice ma colmo di significato. Mentre la serratura scatta, nella mente e nel cuore scorrono i volti, le parole, i sorrisi, i silenzi carichi di ascolto, occhi velati di lacrime per ricordi custoditi in segreto, le domande assetate di verità. È arrivato l’ultimo giorno, eppure sento che nulla finisce davvero. Al contrario, qualcosa di più grande è iniziato.
Questo percorso non è stato solo un appuntamento formativo, ma un’esperienza esistenziale. Abbiamo scoperto, insieme, che la vita è un’arte che si impara vivendo, riflettendo, condividendo. Non ci siamo fermati alla superficie delle cose, ma abbiamo affondato le radici nel senso profondo del vivere umano, nelle sfide della bioetica, nel valore della famiglia, nella dignità di ogni persona dal concepimento alla morte naturale.
La risposta che abbiamo ricevuto ci ha stupiti e commossi. Le iscrizioni hanno superato ogni aspettativa, al punto che abbiamo dovuto aprire anche una sessione online per permettere a tutti di partecipare: in alcuni momenti abbiamo raggiunto 50 presenze! Questo dato non è solo un numero, ma un segno. Un segno che il desiderio di verità, di bellezza e di bene è più vivo che mai.
Non possiamo fermarci. Non dobbiamo. Le richieste continuano ad arrivare, e il bisogno di formazione autentica si fa sempre più pressante in un mondo dove troppo spesso si smarrisce il senso.
Per questo, desidero ringraziare con gratitudine profonda tutti i formatori che, con professionalità, passione e generosità, hanno reso possibile questo cammino. Il loro contributo non è stato solo didattico, ma profondamente umano. Un grazie speciale va anche al Movimento per la Vita, che ci ha messo a disposizione la sala della sede, rinnovando la sua fiducia nel valore di questo progetto, e alla Diocesi di Roma che anche quest’anno ha creduto in noi.
Un grazie speciale a mia figlia Elisabetta Domenicone, che con tanta e santa pazienza cura brochure, impaginazione, roba informatica e tutto quel che fa sembrare facile quello che per me a volte è l’impossibile.
L’Arte di Vivere non è solo un corso. È una chiamata. È una visione. È un piccolo seme gettato in profondità, nella speranza che possa continuare a fiorire in ogni vita che ha toccato.
A tutti voi, corsisti e compagni di viaggio, un arrivederci. Con il cuore colmo di gratitudine. Con lo sguardo già rivolto al futuro… a Roma aprirà il decimo Centro di Aiuto alla Vita
Maria Luisa Di Ubaldo – presidente Federvita Lazio




