Dona. Non sai per chi ma sai perchè.
Ieri ho compiuto un gesto semplice, quasi banale nella sua routine: ho donato il sangue presso l’Ospedale Bambin Gesù. Ma questa volta non ero solo. Accanto a me, c’era mio figlio, fresco di diciott’anni, con la stessa identica sacca appesa al braccio. Perché ho voluto che fosse lì? Perché donare il sangue è molto più di un atto di generosità. È un’abitudine sana, potente, che fa bene a chi dona e a chi riceve.
Fa bene al corpo: il nostro organismo si rigenera, ringiovanendo letteralmente il sangue. Fa bene al cuore: riduce il rischio di malattie cardiovascolari. Fa bene all’anima: perché sapere di poter salvare una vita, senza nemmeno conoscere il nome di chi la sta vivendo, è una delle sensazioni più pure che esistano.
Lo slogan della ODV( organizzazione di volontariato) DS OPBG lo racchiude perfettamente: “Dona. Non sai per chi, ma sai perché.” È vero, non conosci il volto di chi riceverà il tuo sangue, ma sai che quel gesto può significare un altro respiro, un altro battito, un altro sorriso.
Eppure ieri, per un attimo, l’anonimato si è squarciato. Mentre eravamo lì, la dottoressa ci ha presentato una bambina, una piccola guerriera che ha affrontato un trapianto di midollo osseo e trasfusioni continue. In quel momento, tutto è diventato reale. Non era più un “per chi” astratto, ma un viso, una storia, una vita che si intrecciava alla nostra. È stata un’alchimia magica, un’emozione che ha reso quel gesto ancora più potente.
Per questo oggi scrivo: perché donare il sangue non è solo un dovere civico, è un atto d’amore. È prendersi cura dell’altro, anche quando l’altro è un nome sconosciuto, o un bambino che non avremmo mai incontrato. È dire, senza parole: “Eccomi. Per te.”
Portate i vostri figli, i vostri amici, fate capire loro che un braccio teso può essere un abbraccio al mondo intero. Perché il sangue non ha confini, non ha religione, non ha colore. Ha solo bisogno di scorrere, da chi può donare a chi ne ha bisogno.
Domani, qualcuno respirerà grazie a voi. E forse, un giorno, quel qualcuno avrà un volto. Ma anche se non lo avrà, poco importa. Perché il perché, quello lo conoscete già.
(prenotate una donazione sul sito dei Donatori sangue OPBG)
