Non solo inclusi, ma inclusori: AIPD lancia Up-With-Down, la piattaforma dove le persone con sindrome di Down diventano imprenditori
Domenica 12 ottobre si celebra la Giornata nazionale delle persone con sindrome di Down. In questa occasione, AIPD (Associazione Italiana Persone Down) lancia “Up-With-Down”, una piattaforma definita ironicamente “con più geni”. Il messaggio è forte: se un posto di lavoro non si trova, è necessario inventarlo. Diventare imprenditori non è facile, ma non è affatto impossibile. Le idee ci sono, e ora è il momento di metterle in atto.
Se puoi pensarlo, puoi farlo. È nata Up-With-Down
Il 12 ottobre, Giornata Nazionale delle Persone con la Sindrome di Down, AIPD presenta la nuova piattaforma per chi aspira a diventare imprenditore pur avendo la sindrome di Down. Up-With-Down è il luogo dove le loro idee e i loro progetti potranno incontrare aziende e singoli cittadini disposti a sostenerli economicamente, facendoli diventare realtà. Questo non solo crea posti di lavoro, ma permette all’inclusione di fare un significativo salto in avanti: “Le persone con sindrome di Down non solo possono lavorare, ma possono diventare datori di lavoro”, sottolinea AIPD.
Pensiamo alla storia di Collette Divitto. “Mi sentivo di non piacere per quello che ero. Nessuno mi avrebbe assunta, così ho preso la decisione di aprire un’attività in proprio”: oggi, Collette non solo ha fondato un biscottificio di successo e trovato la sua strada, ma è anche seguita sui social media e sul suo sito. È a tutti gli effetti un’”influencer”, nel senso più positivo: il suo coraggio e la sua intraprendenza sono un esempio e un incoraggiamento per molte persone che vogliono scoprire e realizzare i propri desideri.
Collette Divitto ha la sindrome di Down ed è una donna d’affari. Contrariamente a quanto spesso si crede, non è l’unica. L’imprenditoria è una via percorribile e già intrapresa da molte persone con sindrome di Down fuori dal nostro Paese. Con l’aiuto di familiari, amici o associazioni, trasformano un talento o una passione in un’attività completamente loro. In questo modo, non solo ottengono un impiego, ma nel tempo sono in grado di offrirlo anche ad altri.
“Ci siamo ispirati alle vicende di Collette Divitto e dei suoi biscotti, a John Lee Cronin con la sua azienda di calzini e a molte altre storie che stiamo scoprendo sia in Italia che all’estero, per lanciare un progetto ambizioso in occasione della Giornata nazionale delle persone con sindrome di Down (12 ottobre)”, spiega Gianfranco Salbini, Presidente nazionale di AIPD. “Non si tratta di una campagna destinata a esaurirsi in pochi giorni, con il rischio di disperdere il nostro messaggio, ma di un percorso più ampio e duraturo, pensato per generare un cambiamento reale. Vogliamo fare qualcosa di veramente rivoluzionario, non solo dirlo: scardinare gli stereotipi e aprire a possibilità inedite. Il nostro obiettivo è incoraggiare e sostenere le persone con sindrome di Down a credere nelle proprie capacità, offrendo loro l’opportunità di diventare imprenditori. Così facendo, vogliamo far compiere un salto, sia in avanti che in alto, al concetto stesso di inclusione lavorativa. Questo perché una persona con sindrome di Down che avvia un’attività non solo realizza il proprio sogno, ma è in grado di creare nuovi posti e spazi di inclusione”.
Attualmente, malgrado i notevoli progressi degli ultimi 40 anni, per la maggior parte delle persone con sindrome di Down un lavoro retribuito resta un miraggio: i dati della ricerca “Non uno di meno”, condotta da Censis per AIPD nel 2022, indicano che solo il 13,3% di loro possiede un contratto da collaboratore o dipendente.
Come funzionerà la piattaforma?
L’idea alla base del progetto è rovesciare un pregiudizio, come AIPD è solita fare: se eravamo abituati a considerare le persone con sindrome di Down come soggetti da includere, ora proviamo a immaginarle come soggetti che includono. Contemporaneamente, si infrange un altro stereotipo: quello che vuole le persone con sindrome di Down incapaci di creare e tutt’al più brave a eseguire.
“Per smentire questo pregiudizio molto diffuso e contribuire finalmente a creare una nuova cultura e una nuova visione sulla sindrome di Down e sulla disabilità in generale, daremo vita alla prima piattaforma destinata a raccogliere e sostenere economicamente idee e progetti delle persone con sindrome di Down. Tali progetti potranno essere finanziati soprattutto da brand e aziende, ma anche dai privati cittadini”, aggiunge Salbini.
La piattaforma si chiama “Up-With-Down”, e ha come sottotitolo “La piattaforma business con più geni”. Avrà un taglio spiccatamente aziendale, ma sarà progettata per garantire la massima accessibilità a tutti. Il lancio è previsto in tre fasi:
- Una “Coming soon page” online dal 10 ottobre, in cui gli interessati possono ricevere un’idea chiara del progetto e lasciare il proprio contatto email per essere avvisati dell’apertura delle candidature: www.upwithdown.it.
- Una “Landing page” che dal mese di novembre darà il via alla Call for Ideas, consentendo ai candidati di caricare le loro proposte imprenditoriali.
- Il 1° Maggio 2026, in concomitanza con la Festa dei Lavoratori, sarà online la piattaforma ufficiale che ospiterà la vetrina dei progetti ricevuti, attraverso la quale privati cittadini e imprese potranno iniziare a finanziare le idee.
La campagna di comunicazione
Una campagna di sensibilizzazione, promozione e comunicazione, che partirà subito e proseguirà nei prossimi mesi, avrà il compito di mantenere viva l’attenzione e richiamare l’interesse del pubblico fino al 1° maggio. Questa data è sempre particolarmente importante per AIPD, che riconosce nel lavoro il primo e fondamentale strumento per l’autonomia e l’inclusione.
Avevamo già anticipato questa rivoluzione il 1° maggio scorso, con l’affermazione: NON CHIEDERTI COSA PUOI FARE PER ME. CHIEDITI COSA IO POSSO FARE PER TE.
La nuova campagna adotterà il linguaggio di LinkedIn, la piattaforma di eccellenza dedicata al mondo del lavoro. Questo è un segnale preciso: qui non si parla di “passatempi” o di “lavoretti”, ma di professioni e professionisti. Le persone con sindrome di Down diventano adulte e, come tutti gli adulti, devono essere prese sul serio.
Il nostro motto storico è: “Se puoi pensarlo, allora lo puoi fare”. È la convinzione e il principio che sta alla base dei nostri oltre 45 anni di storia. Oggi lo ribadiamo con più forza, mentre invitiamo le persone con sindrome di Down a vincere paure e insicurezze per dare slancio alle loro idee. Insieme alle aziende, agli imprenditori e a tutti coloro che vorranno dare fiducia al progetto, ci impegneremo a dare alle idee le gambe per camminare.
La campagna è stata realizzata in collaborazione con l’agenzia Anema District.
Collette Divitto: l’ha pensato, poi l’ha fatto
Collette Divitto è una giovane attivista e imprenditrice statunitense, nata nel 1990 con la sindrome di Down. Cresciuta nel Connecticut, ha sviluppato fin da bambina la passione per la cucina, specialmente per la preparazione dei biscotti. Spinta anche dalle difficoltà a trovare un impiego tradizionale, Collette ha deciso di fare della sua passione un’opportunità imprenditoriale. Per questo, nel 2016, ha fondato Collettey’s Cookies insieme alla sorella Blake e alla madre Rosemary, un’azienda che produce e vende biscotti artigianali. Il primo cliente è stato un negozio di Boston, che in una settimana ha venduto 100 confezioni dei suoi biscotti. Da allora, l’azienda ha avuto una crescita notevole, con spedizioni che superano oggi le 550 mila unità in tutto il Nord America. Forte di questo successo, Collette ha creato anche la Collettey’s Leadership, un’organizzazione no-profit che si dedica a fornire supporto e formazione alle persone con disabilità, aiutandole a sviluppare competenze imprenditoriali e a raggiungere l’indipendenza.
Collette Divitto dimostra che le persone con sindrome di Down possono non solo lavorare, ma diventare a tutti gli effetti imprenditori e imprenditrici.
Anche in Italia questa consapevolezza si sta diffondendo: un numero crescente di persone con sindrome di Down sta chiedendo a AIPD suggerimenti e informazioni su come realizzare le proprie aspirazioni imprenditoriali.
“La nostra scommessa, ma soprattutto il nostro auspicio, è che attraverso questa piattaforma i sogni si trasformino in desideri, i desideri in progetti concreti e, infine, i progetti in realtà”, conclude Salbini.
L’iniziativa è parte del progetto “Forma-mentis”, promosso da AIPD Nazionale e realizzato grazie al finanziamento concesso dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali per l’annualità 2024.


