Il suo miglior colpo era il rovescio, ma il destino gli ha riservato un diritto da Papa
Per la prima volta nella storia, un Papa nord americano. Robert Francis Prevost, 69 anni, ora Leone XIV, si affaccia alla loggia di San Pietro con il peso del mondo sulle spalle e la luce negli occhi.
Un nome che evoca forza, coraggio, tradizione e rinnovamento al tempo stesso. Ma le sue prime parole non sono state di potere. Non sono state annuncio, né comando. Sono state semplicemente: “La pace sia con voi.” A cui è seguito “una pace disarmata e disarmante, umile e perseverante”.
E in un mondo ferito, lacerato da guerre, divisioni, solitudini invisibili, quelle parole hanno risuonato come un abbraccio. Come una carezza sulle ferite dell’umanità. Come una preghiera sussurrata all’alba di un tempo nuovo.
Robert Francis Prevost è nato nel 1955 a Chicago, Illinois, da madre di origini spagnole e padre di origini francesi e italiane. Agostiniano, missionario in Perù, e con un passato da giocatore di tennis, se onorerà davvero il nome che ha scelto, il suo pontificato sarà qualcosa di diverso. Forse radicalmente diverso. Non solo da quello di Bergoglio, ma anche dai predecessori recenti. Il suo sguardo è silenzioso, fermo. La sua presenza ha già rotto qualche equilibrio.
E si nota: i media mainstream non esultano. Non applaudono troppo. Tacciono, osservano, forse temono. Perché quel nome — Leone — evoca forza, tradizione, identità. Non compromesso.
Siamo all’inizio.
Non sappiamo ancora dove porterà questo cammino. Ma qualcosa è già cambiato. Si è aperto un tempo nuovo, fatto di attesa, di domande, di speranze che molti credevano sopite.
Ora tocca a lui.
Ora tocca a noi, restare svegli.
ps: Una bella curiosità: Da quanto è noto Leone XIV ha un passato da giocatore di tennis, sport che ama tuttora molto, ma che non pratica quasi più a causa dei tanti impegni. Pare che il suo colpo migliore sia il rovescio, soprattutto quando impugnava la racchetta da ragazzo. “Mi considero un giocatore dilettante – ha detto nel settembre scorso in un’intervista al sito dell’Ordine di Sant’Agostino – ma ho avuto poche occasioni per praticare il tennis da quando ho lasciato il Perù”. E adesso, dopo essere stato nominato Papa, avrà sempre meno tempo per praticare il tennis ma la possibilità di poterlo seguire. Destino vuole, infatti, che sia stato eletto nuovo Pontefice nella settimana degli Internazionali di Roma, in corso al Foto Italico.
#sebastianoalicata
