Quaresima, tempo di silenzio per meglio ascoltare Dio
La Chiesa ci invita, oggi, a non mangiare. Per essere più vicino ai poveri. Per fare spazio allo Spirito che soffia, ci nutre, ci corregge, ci rinnova. Poi sparge sul nostro capo un pizzico di cenere per ricordarci che “polvere siamo e polvere ritorniamo a essere”. Perché lo fa? Perché non dimentichiamo i beni ricevuti, perché non ci abituiamo al miracolo in cui la nostra storia è immersa. La Chiesa oggi ci scuote, ci implora, ci strattona. Vuole che ricordiamo che tutto passa. Tutto, anche la nostra vita, e la vita di coloro che abbiamo chiamato al mondo.
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