Anche una talpa può insegnare ad osservare
Noi al parco ci andiamo in qualsiasi stagione dell’anno, se il tempo lo permette e se nei giorni precedenti non è piovuto troppo.
![Il tiepido sole d'autunno](https://i0.wp.com/ilcentuplo.it/wp-content/uploads/2016/06/anna3-225x300.jpg?resize=225%2C300)
![Il freddo pungente di gennaio](https://i0.wp.com/ilcentuplo.it/wp-content/uploads/2016/06/anna2-240x300.jpg?resize=240%2C300)
![Con i riflessi di primavera](https://i0.wp.com/ilcentuplo.it/wp-content/uploads/2016/06/anna1-225x300.jpg?resize=225%2C300)
Ed abbiamo la possibilità di scegliere, ce ne sono ben 5! Il nostro preferito da sempre è il “parco del fagiano”.
È stata Agata a coniarne il nome qualche anno fa, quando, è rimasta un bel po’ di tempo ad ascoltare il verso di un fagiano nascosto tra i cespugli.
Sì perché il parco non è solo altalena e scivoli, è anche natura che a noi piace osservare, scoprire e rispettare.
Il parco così diventa una scuola, un momento di condivisione e di gioco. Il posto perfetto sia per i bimbi che per i genitori.
E proprio ieri abbiamo scovato una tana di talpa che veniva costruita nell’esatto momento in cui la stavamo guardando. Con molta discrezione e con il desiderio di vedere la talpa, ci siamo appostate per cogliere i movimenti del terreno.
Dopo cena siamo tornate per verificare il procedere dello scavo. Ed è stato allora che ho deciso di filmare il momento.
Ieri sera ho ringraziato Dio per la talpa, per i momenti con mia figlia, per i parchi, per lo spettacolo dell’ambiente. Perché non c’è nulla di più meraviglioso della natura. Perché Dio è Natura.