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8 Marzo (festa della donna) con le donne di Nomadelfia

A noi piace festeggiare la figura e la dignità della donna ricordando un altro 8 marzo della nostra storia, quello del 1948, quando 113 bambini del brefotrofio di Roma trovarono nelle donne di Nomadelfia, finalmente, l’amore gioioso e totale di una mamma.

“…Resta ancora indelebile il ricordo di quei piccoli volti di bambini tristi incontrati al brefotrofio. Bambini privi di vitalità perché non avevano ricevuto quel giusto calore, quell’amore nutritivo e quelle premure che sono alla base della vita e della luminosità del loro essere. Nei grandi saloni le braccine dei bambini invocanti aiuto si protendevano, al nostro passaggio, da quelle piccole culle bianche allineate. Mai essi avevano ricevuto un bacio, una carezza e quelle premure che solo le mamme sanno dare.
In quegli anni i bambini abbandonati in attesa di trovare una famiglia che li accogliesse, erano tanti. Tutti quelli che noi vedemmo in quelle culle erano i più piccini, non destinati a noi. I nostri, quelli che noi portammo via, erano più grandicelli, alcuni grandi addirittura. Erano rimasti non scelti, i cosiddetti “scartini”. Noi non scegliemmo né scartammo alcuno: tutti erano per noi i nostri tesori. Li prendemmo.
Certamente erano i bambini che maggiormente avevano sofferto, i più sensibili, i più fragili nel corpo e nella psiche proprio per la mancanza di quell’amore. Al direttore dell’Istituto che con sollievo aveva esclamato: “Don Zeno, mi porta via tutti gli scartini”, il sacerdote rispose: “Fra non molto tempo glieli riporterò e li vedrà rifioriti”. E così avvenne.” ( testimonianza di Zaira di Nomadelfia)

Sefora Sbaraglia

 

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