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Il “mal di vivere” si può sconfiggere anche litigando con Dio

Il “mal di vivere”? Può colpire a ogni età. Come alleviare questo dolore oscuro? Creando comunione. Stando insieme. Rendendosi utile. Facendosi piccolo con i piccoli. Povero con i poveri. Impegnandosi a sconfiggere il male. Lavorando per la pace. Condividendo il pane. Donando e accettando una carezza. Fidandosi del medico. Interrogando il cielo. Ascoltando la voce della propria anima.

Parlando e anche litigando con Dio.

Sapendo che lassù il sole brilla sempre. Anche quando è oscurato dalle nuvole. E che prima o poi ritornerà a riscaldare il mare e gli animi. Godendo dei piccoli successi. Accettando anche le sconfitte.

Il “ mal di vivere” è una stagione della vita. Anche se ti fa soffrire. Lotta. Non ti scoraggiare. Dopo l’ inverno freddo sarà ancora primavera. E tu tornerai a sentire il profumo delle rose. E la voce festosa dei bambini. Credici.

Padre Maurizio Patriciello

Un pensiero su “Il “mal di vivere” si può sconfiggere anche litigando con Dio

  • “IL MALE DI VIVERE” può colpire ad ogni età. Come alleviarlo? Rendendosi utile, stando insieme(ora con mascherina obbligatoria ed a un metro almeno, si intende) Impegnandosi a sconfiggere il male(il male che è prodotto dai nostri sfunzionamenti). Lavorando per la pace… Fidandosi del medico(anche dei miscugli modificati vaccinali che scienziati medici ed i loro finanziatori vorrebbero propinarci ad oltranza?). Interrogando il cielo(leggendo le foglie come cadono o con arte aruspicina leggendo viscere di fegato o intestino) Ascoltando la voce della propria anima (ma cosa é l’anima? Se non formata da pensieri non liberi, generata e legata a schemi materiali. Vincolanti e deformanti. Gli esseri umani sono fatti molto di anima e pochissimo di spirito. Solo l’essere umano che ha saputo “pensare” creativamente restando al di là della morte e del tempo può evitare e superare il male di vivere…….”Godendo sei successi.. Evitando le punizioni. Accettando le sconfitte” (ma non è forse da questo movimento di desiderio e gratificazione e dalk’evitare punizioni che sorgono tutti gli attriti e quindi i conflitti? Se fai bene Paradiso… Se fai male c’è l’inferno.) “anche se soffri… Lotta… non ti scoraggiare e continua a lottare. __ qualsiasi sforzo tu faccia durante questa lotta, dovrebbe slbeggiare in te la comprensione che non stai andando da nessuna parte, fin tanto che in noi dureranno i nostri desideri continueremo a dare qualcosa per per seguirli. In realtà occorre qualcosa d’altro, ossia essere chiari con noi stessi sulla natura di questi desideri. Cosa vuoi davvero? E tu mi rispondi “essere in pace con me stesso e non provare questo disagio, il mal di vivere. Ed io ti rispondo… Questa è una cosa impossibile perché tutto quello che stai facendo per essere in pace con te stesso é ciò che distrugge la pace. CHE È GIÀ PRESENTE LI CON TE. Hai messo in moto il movimento del pensiero e questo distrugge la pace che è già presente. Qualsiasi movimento del pensiero (in ogni direzione e livello) é una cosa assai distruttiva per il buon funzionamento pieno di pace di questo nostro organismo vivente. Il quale non è per nulla interessato alle nostre esperienze spirituali. Questo meccanismo é il prodotto di tante migliaia di anni di sforzi e di volontà. Di lotte. E se mettessimo in dubbio le soluzioni? Questo è davvero difficile, perché se lo facessimo dovremmo anche mettere in dubbio coloro che ci hanno dato queste soluzioni. Ma il nostro sentimentalismo, ed anche indottrinamento, ci impedisce di rigettare non solo le soluzioni ma anche quelli che le soluzioni ce le hanno fornite. Mettere in dubbio richiede un tremendo coraggio. Puoi trovare il coraggio di scalare l’Everest, attraversare l’oceano Pacifico in barca, da solo… Alzarti ed opporti alla cosca mafiosa, cancro della nostra società. Ma il coraggio di essere noi stessi, di stare ben saldi in piedi, é qualcosa che non ci può essere dato da nessuno. Ne possiamo liberarci da quel peso provando a sviluppare tale coraggio. Se ci liberassimo dal peso dell’intero passato del genere umano, allora ciò che rimarrebbe è coraggio….. “credici” un invito a credere… L’affermazione costante di credere è un indizio di paura, meglio “apri la mente”. E diventare luce per sé stessi… e il male di vivere si scioglie come neve al sole. COMPRENDENDO pienamente, poiché ineluttabilmente, ciò che non lo è, si ripete.

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