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Nel Giordano per ascoltare la lezione di Dio sul suo Messia

Il ciclo di Natale ha un carattere prevalentemente epifanico, nel senso della manifestazione della gloria e dell’amore di Dio nell’umanità di Gesù. Anche e soprattutto il battesimo di Gesù possiede una rilevanza epifanica. I fenomeni straordinari che accompagnano questo evento ne sono una confermazione: i cieli aperti, la voce dal cielo e la discesa dello Spirito Santo. I cieli aperti sono segno della riconciliazione tra Dio e la terra. La voce del Padre riconosce in Gesù il Figlio prediletto. Lo Spirito che sta sopra di lui lo consacra sacerdote, profeta e re.

            L’esperienza battesimale di Gesù coincide con la sua consacrazione mediante lo Spirito Santo e la potenza di Dio per compiere la sua missione di salvatore degli esseri umani sottoposti al potere del diavolo. E l‘investitura dal cielo del Messia o, in altri termini, sono le credenziali che il Padre dà al proprio Figlio. Il Padre ci invita a riconoscere colui che è stato mandato da Lui, a scoprire la sua missione e a rispondere alla domanda fondamentale: chi è Gesù?.

           Con il suo immergersi nelle acque del Giordano, e col suo risalire sull’altra sponda del fiume, Gesù ha prefigurato la sua morte e la sua risurrezione. Il “senza peccato” ha accettato di presentarsi e di confondersi con i peccatori. In questo gesto del Cristo è già racchiusa quella logica della solidarietà con la folla dei peccatori che lo porterà sulla croce a morire per i peccati del popolo.

            E’ trovando il nostro posto, in mezzo a coloro che riconoscono di aver bisogno della misericordia divina, nella fila di coloro che sentono l’esigenza della conversione, che è possibile stabilire un contatto con Cristo. Quindi non serve a nulla essere insoddisfatti degli altri o di lamentarsi per gli altri, risulta anzitutto decisivo di essere insoddisfatti di sé e scoprire che non siamo a posto, che non siamo ciò che dovremmo essere. Con il suo battesimo, in verità, il ”senza peccato“ prende su di sé i nostri peccati, e ci introduce sulla via della purificazione e del rinnovamento. Siamo così introdotti nel mistero di Gesù, vero uomo che porta su di sé i peccati del mondo, e vero Dio che ci dona la vita con lo Spirito di Dio. La festa del battesimo di Gesù ci porta quindi a pensare al nostro battesimo.

Don Joseph Ndoum 1ª lettura Isaia 40,1-5.9-11 dal Salmo 103 2ª lettura Tito 2,11-14; 3,4-7 Vangelo  Luca 3,15-16.21-22

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