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La stoccata “perdente” dell’onestà: la grande vittoria morale di Mariaclotilde Adosini

Mariaclotilde Adosini, il fair play d’oro della 18enne campionessa di Bergamo: non ha accettato di vincere per un errore arbitrale. Ecco il racconto della stoccata dell’onestà.

La Francia applaude la spadista italiana Mariaclotilde Adosini (classe 2005) dopo un episodio che l’ha contraddistinta per la sua sportività.

Beauvais, Francia, prova di Coppa del Mondo Under 20, trentaduesimi di finale: la diciassettenne della Polisportiva Scherma Bergamo batte la transalpina Juliette Baudinot 15-14. Ma, sul 13-11 per la stessa Baudinot, l’arbitro assegna per sbaglio una stoccata in più all’italiana che si porta sul 13-13 e alla fine s’impone per 15-14. Le immagini confermano la svista, il regolamento ammette la possibilità di tornare in pedana e Mariaclotilde non ci pensa due volte: si riparte dal 13-12 per Baudinot che stavolta, vince ed elimina l’avversaria.

“L’assalto l’hai vinto. Da regolamento non si tornerebbe più indietro. Però, se tu volessi, potremmo tirare l’ultimo minuto del match, dal 13-12, cancellando l’errore dell’arbitro”, le aveva proposto il direttore del torneo spiegandole l’errore arbitrale.

La decisione spettava a lei: meglio la vittoria che aveva ottenuto anche grazie a un errore arbitrale, o il rischio della sconfitta per rigiocarsi l’ultimo minuto dell’assalto?

Lei non ha avuto dubbi: ha accettato di tornare in pedana, per una questione di fair play. E ha perso. Ma il pubblico si è alzato per una standing ovation, un mito dello sport come Laura Flessel – campionessa olimpica ed ex ministra dello sport – le ha reso omaggio, e la vera vincitrice di giornata è diventata lei, una giovanissima della Polisportiva Scherma Bergamo.

Applaude anche Valentina Vezzali, leggenda della scherma italiana e agonista per eccellenza. “È stata bravissima – dice al telefono con l’ANSA -. A me non è mai capitato un episodio del genere ma dallo sport ho imparato che ci sono delle regole che vanno sempre rispettate“.

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