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Venite a teatro nelle parrocchie di periferia

“Venite a teatro”, ha detto alla fine dello spettacolo la regista e attrice Alessia Notomio invitando i presenti, prima di scendere in mezzo al pubblico della sala parrocchiale per i conclusivi riti della “prova generale” e gli ultimi consigli degli attenti spettatori, anche a “praticare teatro” per dare gusto a questa vita.

Andate a teatro, mi sento anche io di dirvi oggi, all’inizio di questa estate, pieno negli occhi e nel cuore della bellissima serata vissuta godendomi “Voci Confuse” presso la Parrocchia San Filippo Neri di Roma.

Sbirciate nelle bacheche delle Parrocchie di periferia, di quartiere, di quelle che incontrate nei luoghi di villeggiatura e se scoprite che vi è in programma una serata con teatro, qualsiasi esso sia, qualsiasi sia il titolo, anche se non conoscete la trama, alcun autore, il regista, ecco: fermatevi, prendete il biglietto, e godetevi lo spettacolo perchè sicuramente quelle parole sceneggiate sul palco sono state preparate con cura, e messe in prosa, anche per voi; perchè sicuramente tra quei personaggi ritroverete qualcuno di vostra conoscenza; perché sicuramente vi immedesimerete in quella mamma e in quel papà che per tanti mesi, dopo una giornata di lavoro, sono usciti ancora di casa per andare alle prove di teatro, dicendosi a volte “ma chi me l’ha fatto fare” ma l’importante è che ora si trovano lì per raccogliere il vostro applauso.

Il teatro è come leggere un libro solo che a leggertelo sono più persone.

Parafrasando la famosa frase “Praticate gentilezza a casaccio e atti di bellezza privi di senso” di Anne Herbert, io nel mio centuplo mi sento di dirvi, e di dirmi: “Praticate teatro a casaccio e atti di bellezza privi di senso”.

Sbirciate le bacheche delle Parrocchie, venite a teatro!

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