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Gesù nasce in famiglia ecco perché bisogna fare il Presepio in ogni famiglia

Gesù nasce in una famiglia modesta, che ben presto deve fuggire in una terra straniera. Così conosce le ansie e le tensioni delle famiglie…E’ un’occasione davvero speciale, un po’ prima che arrivi il Natale, fare il presepio in famiglia, costruirlo insieme con i figli e poi radunarsi lì attorno per un momento di preghiera, a fine giornata, tutti insieme…

E’ bello accendere le luci o le candeline, lasciarsi suggestionare dalla spiritualità che da esso promana, esprimere in modo spontaneo e profondo i sentimenti quotidiani: questa semplice e libera “liturgia domestica” è uno dei modi più popolari per esprimere la propria fede!

Si può partire proprio dai “pupini” del presepio e dai suoi più caratteristici elementi descrittivi per salire alle più forti suggestioni interiori e spirituali, valide per grandi e piccini.

Gesù nella mangiatoia: “presepium” vuol dire “mangiatoia”. Gesù nasce nel letto più umile e povero, ha come culla una greppia dove si tiene il fieno per gli animali. Eppure non ha sofferto nulla di traumatico, perché i suoi erano con lui; c’era l’amore che è più importante del benessere. Lodiamo Dio per tutto quello che abbiamo, ma non perdiamo la fede nel valori interiori, essenziali.

Perché il bue? E’ un animale domestico, utile, lavoratore, mite. E’ citato in Isaia come simbolo di pace e dei tempi messianici (non si dovrà più uccidere per mangiare).

Perché l’asino? E’ un animale dalle virtù nascoste: è umile, fa il suo dovere, è il mezzo di locomozione di Maria e Giuseppe.

C’è anche fieno e paglia: uno è l’alimento per gli animali, l’altra fa da letto caldo per la notte. Di quante cose oggi – così si dice – hanno bisogno i bambini? Tanti non sono forse falsi bisogni, costantemente indotti dalla società? Il presepio ci insegna a saperci accontentare e dire grazie mille volte per le tante cose che abbiamo a disposizione.

C’è perfino lo sterco… Per quanto brutto e maleodorante, si tratta di una cosa utile, se è vero – come cantava De André – che “dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori”. Lo sterco dei peccati e delle nostre umane miserie non spaventa Gesù, che fu sempre dalla parte dei peccatori.

Ma ci sono anche una mamma e un papà bravissimi. E’ gente normale, apparentemente senza nulla di speciale; anzi “per essi non ci fu posto nella locanda”. Ma loro due non si sono scoraggiati e hanno continuato a fidarsi della provvidenza. Dio assicura la sua assistenza anche alle famiglie che sono in crisi o attraversano qualche dolore; alla mèta del cammino egli “asciugherà ogni lacrima dai loro occhi” (Apocalisse 21,4).

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