buongiorgiosolo cose belle

In ricordo di Giovanni, bandiera prolife

Ti hanno organizzato un funerale perfetto oggi che pareva ci fosse dietro la tua precisa mano organizzatrice invece tu eri ineluttabilmente il protagonista, al centro, dove non ti piaceva mai stare.

Dico funerale perfetto perché, grazie ai tuoi famigliari, parrocchiani, sacerdoti, ti ho conosciuto meglio, Giovanni, ti ho conosciuto davvero amplificando in modo esponenziale la bella idea che già avevo di te. Cos ì devono essere i funerali: poche parole di circostanza e fiumi di parole sincere, sentite, attinte direttamente al cuore come sono state, in particolar modo, quelle di tua moglie Roberta e di tua figlia Chiara. Grazie anche a voi .

Ho cercato qualche fotografia dei tanti banchetti per la giornata per la vita che abbiamo organizzato assieme ma anche qui non ci sei mai, fedele al tuo motto, come ha ricordato in Chiesa Daniele: “bisogna defilarsi quando è il momento ed esserci quando è il momento”.

Manterrò quindi il ricordo di te che spuntavi, col tuo cappellino, da dietro un numero infinito, ma tutto ben registrato e catalogato, di primule coloratissime che hanno dato vita ad almeno una decina di bambini grazie ai progetti Gemma che hai aiutato a finanziare. Quante casse di primule abbiamo scaricato con l’aiuto di Lorenzo di Nomadelfia? Che colorati ricordi!

Grazie Giovanni per questa tua infaticabile dedizione alla vita umana dal concepimento a morte naturale e, di quest’ultima fase, ce ne hai parlato col tuo esempio in questi 18 mesi di malattia che hai vissuto serenamente, grazie a splendidi medici e infermieri, come ha voluto ricordare a tutti tua moglie Roberta.

Anche io ti ho sempre vissuto come ti ha descritto don Pino con le tre F: come uomo di preghiera (F di fede, lasciamo perdere quella calcistica per la quale mi mandavi spesso moderati sfottò sul cellulare); figlio, sposo e padre innamorato della sua Famiglia; uomo di Fatica e ho imparato oggi, vedendo anche il sorriso e le lacrime sulle centinaia di persone presenti in chiesa, e fuori, quanto facevi di bene per la tua Parrocchia e per il tuo quartiere.

Grazie Giovanni Bandiera per tutto l’aiuto che mi hai dato in questi anni organizzando le Giornate per la vita in Parrocchia ma soprattutto grazie perché sei andato avanti e oltre quando io mi sono defilato: tu hai tenuto alta la bandiera pro life continuando a proclamare il verbo dell’accoglienza alla vita.

In uno dei tuoi ultimi messaggi, tra uno sfottò e l’altro vista la cuginanza calcistica, mi dicevi annunciandomi la prossima giornata per la vita: Vieni da noi quest’anno? Ti ho risposto: “Certamente”. Grazie, che ti sei sempre ricordato di tutti, anche di me.

Sono venuto qui oggi al tuo funerale, Giovanni, e vorrei anche io sentirmi dire, come hai detto a tua figlia: “Ma chette piagni, pensa a vive“.

Io ringrazio Dio per avermi messo sulla tua strada nelle giornate per la vita e nei tanti incontri che organizzavo nella vicina comunità di Nomadelfia ai quali non sei quasi mai mancato portandoti dietro anche altri amici della Parrocchia. Grazie.

Quando mi chiederanno di un testimone contemporaneo, di un santo quotidiano, ordinario, di quelli che possiamo trovare in quartiere, ecco, ora che grazie al tuo funerale anche io ti ho conosciuto meglio, sappi che racconterò di te.

Riposa in pace e prega anche tu per noi.

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