Madri del cuore, madri senza confini
Forse la chiamerei festa della madre.
Quando per la prima volta ho visto questa foto mi sono soffermata a lungo nell’osservare quanto amore materno ci fosse.
Due madri: una che si emancipa imparando un mestiere per il bene suo e del figlio che sta allattando, l’altra che insegna alla donna ad emanciparsi.
Le due donne non sono legate da un vincolo di sangue, eppure, l’insegnante di taglio e cucito Maria Dolores Mendez è nel ruolo di guida che insegna, fa crescere e rende autonoma e libera l’indigena Guadalupe Soqui Lopez, e come lei, tantissime altre donne hanno potuto emanciparsi proprio grazie ai suoi insegnamenti.
La madre non fa forse questo?
Quante madri esistono senza che siano biologiche, tantissime, sono materne indipendentemente dall’avere figlie e figli,
sono materne in quanto agiscono la cura: cura della relazione, cura dell’educare, cura dell’ascolto, del conoscere, cura dell’attesa, della libertà.
Essere madre come chi coltiva, cura e fa crescere, è un valore trasversale e comune.
Per questo, forse, la chiamerei festa della madre.
