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Cambiare il proprio stile di vita per apprezzare quello che si ha e che diamo per scontato

Io non so ovviamente leggere i segni dei tempi ma provo ad osservarli e mi sembra che in questo momento, come genitori, come educatori, come cittadini attivi, siamo chiamati a una doppia responsabilità: rispettare le indicazioni che ci vengono date e trovare, nella sosta momentanea del nostro abituale stile di vita, qualcosa di bello, di nuovo, di originale e di sensato

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E’ giusto sospendere le messe in per paura del Coronavirus?

“Sine Dominica non possumus”.
Senza la celebrazione dell’eucaristia non possiamo vivere, dissero i Martiri di Abitina facendosi uccidere piuttosto che rinunciare alla celebrazione dell’eucaristia.
Credo che la sospensione delle messe in Lombardia sia una grave decisione, sono sicura che si stata presa per rispettare norme sanitarie, ma io personalmente credo che ci tenga in vita – anche fisicamente – più il corpo di Cristo che qualsiasi altra cura.
ps Probabilmente le chiese per le messe feriali sono i luoghi meno affollati che frequento. Quindi, anche in seguito ai commenti, puntualizzo che fino a che rimangono aperti la metro, i bar, i supermercati e tutti i luoghi di lavoro in Lombardia, non ha senso vietare le messe, che dovrebbero essere l’ultima cosa da proibire, essendo il paragone con la peste manzoniana, al momento, per fortuna davvero sproporzionato.
Infine, per caso ho parlato con un medico di Pronto Soccorso, tra l’altro di une delle regioni a rischio, il quale mi ha confermato che la decisione di sospendere le messe in un’intera regione è a suo avviso emotiva e quanto meno opinabile secondo la scienza. Questo da un punto di vista medico. Del punto di vista di fede ho già detto.

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Nuovi virus, vecchie paure, cronico prevalere dell’ignoranza

Oggi i media e soprattutto i social accelerano l’informazione, ne perdono i filtri qualitativi e passa di tutto, ma se ci fosse un po’ di senso critico si starebbe più tranquilli (che non vuol dire non attivare le giuste attenzioni), si eviterebbero scene di “coglionaggine collettiva” (che è il mix di ignoranza, superficialità e presunzione, quella stessa che permette a tutti coloro che guardano una partita di essere ct della nazionale) e si vivrebbe meglio.

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