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Diventare papà!

Non sapevo cosa significasse veramente essere genitore; di questa realtà molto bella e importante della vita avevo solo una concezione tipicamente “accademica”. Lo scorso 29 marzo invece è venuta alla luce Paola, la mia prima figlia. Io e mia moglie l’abbiamo attesa con tanto amore e tanta pazienza. Quello che posso dire è che dall’inizio della gravidanza, la piccolina si è divertita a scombinare tutti i nostri piani, tutti i nostri progetti. Senza entrare nel dettaglio delle questioni, diventare padre è appunto lasciare spazio, ed è proprio la prima grande lezione che la nostra Paoletta ha voluto impartirci. I figli non sono un oggetto, ma sono soggetti d’amore.

Quando me l’hanno mostrata la prima volta, ho visto davanti a me il corpicino di una piccolina indifesa, e guardandola ho pensato tra me: “Ma quest’esserino è davvero mia figlia? Mi appartiene?”. E per dissimulare la profonda emozione che mi stava prendendo sin dentro le viscere, ho chiesto all’ostetrica: “Ma quanto pesa?”. Che domanda idiota! Ma in fondo è proprio questo senso di sorpresa, spiazzante, che ti fa capire che c’è qualcosa che proprio non puoi programmare!

In questi giorni sto scoprendo questa bellezza di essere padre, e mi vengono in mente alcun frasi di don Fabio Rosini, quando sia io che mia moglie frequentavamo il corso delle Dieci Parole. Per lui l’amore vero si può riassumere in un esempio concreto: quando tua figlia piange di notte, e ti costringe a fare le ore piccole. Non ti va di alzarti, perché sei stanco e assonnato, ma lo fai comunque, perché lei è più importante di tutto e di tutto. E ti sorprende anche il fatto che poi scopri alla fine che nemmeno ti pesa, perché “è un giogo soave, un carico leggero” (Mt 11,30). Amare è appunto riconoscere e fare spazio! Paola è entrata nella nostra vita! Possa il Buon Dio sorreggerci per rendere la sua vita un canto d’amore e di felicità!

 

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