buona novellachiesa

Beato te Tommaso che hai dubitato!

Può sembrare eccentrica o fantasiosa questa frase che dà il titolo al mio breve commento al Vangelo della seconda Domenica di Pasqua, tradizionalmente chiamata “Dominica in Albis” per via delle vesti bianche indossate dai nuovi battezzati.

Eppure posso garantirvi che alle solite e ingrate accuse di sfiducia e mancanza di fede vera e propria da parte dell’apostolo Tommaso (tanto da dedicargli un offensivo modo di dire molto diffuso per gli increduli “sei proprio come san Tommaso”) dobbiamo sostituire un solenne ringraziamento per averci dato la chiave della fede per sbloccare le “porte chiuse” in cui erano i discepoli.

Gesù infatti entra da Risorto attraverso le porte chiuse dal bunker di rifugio degli Undici discepoli. Prima di sfoderare questo atto di gratitudine al “dubbio” di Tommaso, non posso negare che egli viene anche certamente additato da Cristo stesso come uomo incredulo alla parola dei testimoni, suoi compagni di viaggio.

Gesù lo rimprovera benevolmente perchè non era con la comunità quando Egli si è rivelato e non ha voluto dar appunto credito a quanto essi gli dicevano. Eppure qui c’è la lode a Tommaso. Grazie al suo dubbio noi siamo rafforzati nella fede.

Egli infatti non ha detto: “Se non vedo il Maestro, io non credo”, ma “Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi  …”,e il resto lo conosciamo. Che cosa c’è di grande? Tommaso sa che l’unica garanzia della Presenza Viva del Risorto sono i segni della passione, le ferite dell’amore donato fino alla Croce. Il Risorto non ha cancellato le cicatrici del dono d’amore. E lì fa entrare con mano il suo discepolo. L’ultimo a vedere Gesù diventa il primo ad entrare nelle sue piaghe.

Beato Tommaso, che hai dubitato. Beati uomini che sono inciampati nella miseria umana, perchè hanno trovato Misericordia.Tommaso non ha ascoltato il mandato di “perdonare i peccati per mezzo dello Spirito Santo”, dal momento che era assente nel primo incontro il Vivente,ma ne ha pieni poteri di amore e servizio con la sua mano guarita dal fianco aperto del Maestro.

Quel fianco da cui sgorgano Sangue e Acqua,simboli dell’Eucaristia e del Battesimo, fasci di luce rossa e azzura che vide santa Faustina Kowalska uscire da Gesù Misericordioso.

Buona Pasqua ancora! Buona Domenica della Divina Misericordia

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