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Gesù ci insegna la creatività del dono di sé che non ha limiti

La buona novella – Introduzione al Vangelo della XVIII Domenica del Tempo ORDINARIO

Per saziare la fame di amore dell’umanità non serve fare crescere la razione di alimento con la moltiplicazione ma con la divisione.

Gesù spezza i Pani e benedice i pesci. Ecco il segno miracoloso: fare della propria esistenza un pane spezzato e donato per amore. La malattia dell’altruismo è la vera sanità del cuore.

Alla mentalità efficientista e indifferente dei discepoli – che suggeriscono al Maestro di congedare la folla affamata per mancanza di scorte necessarie per la moltitudine – Gesù oppone la creatività del dono di sé che non conosce limiti. San Damiano da Molokai diceva ai suoi discepoli lebbrosi delle Isole Hawaii: il magazzino della carità non è mai vuoto, finché noi cristiani ci siamo per gli altri.

Ed anche se talvolta viene meno la nostra gratuità e la gioia della missione si trova in momenti di passeggera stanchezza, san Paolo ci ricorda che nulla ci separa dall’amore di Cristo.

Gesù è il Pane diviso e con-diviso.
Gesù è il Pesce arrostito sulla graticola della Croce, nel Fuoco dello Spirito.
Gesù è il cibo che cerchiamo ogni volta che desideriamo l’amore.
Gesù è la verità che sazia la fame di senso nella vita.

Gesù Unica Speranza.
Gesù nostra Nuova Vita.

Buona Domenica
sac. Domenico Savio Pierro

Un pensiero su “Gesù ci insegna la creatività del dono di sé che non ha limiti

  • Un’unica osservazione… “alla mentalità efficentista e indifferente dei discepoli”… Mica tanto…!!!!! Forse Pietro era un po’ furetto di comprendonio, tanto è vero che lo chiamo’ Cefa… Sasso… Ma cosa dire di fronte a Tommaso, Didimo, Tauma.. L’esatto opposto… Conosci bene il suo vangelo che continuate a chiamarlo quinto vangelo. Ed in realtà dovrebbe essere chiamato primo… Poiché il più antico… Ma evidentemente…..

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