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La Giustizia di Dio è la Misericordia

LA BUONA NOVELLAIntroduzione al Vangelo della XXV Domenica del Tempo Ordinario (Anno A) – 20 settembre 2020 – + Matteo 20,1-16

O Padre giusto e grande, nel dare all’ultimo operaio come al primo dimostri che le tue vie distano dalle nostre vie quanto il cielo dista dalla terra …

La preghiera colletta di questa Domenica mette subito in risalto la voragine di distanza tra il metro di giudizio dell’uomo nella sua logica meritocratica e, spesso severa e senza sconti, e la lente di giudizio di Dio nel suo amore infinitamente largo e misericordioso.

Prendendo in prestito le parole del Papa Francesco spesso ripetute nelle omelie e nei discorsi tenuti durante l’Anno Santo straordinario della Misericordia “la giustizia di Dio è – appunto – la Misericordia”.

Il cuore di Dio, diversamente da quello delle immagini divini di estrazione culturale e religiosa pagana, è “inquieto”, in ricerca dell’uomo, specialmente dell’uomo solo, spento, arido e vuoto.

Ecco perché nella parabola del ‘vignaiolo generoso’ Gesù rappresenta Dio come un premuroso e costante ricercatore di operai per la sua zolla di terra.

Dall’alba al tramonto va in ricerca di operai che escano dal buio dell’inattività per entrare nella vita piena. Dio cerca l’uomo. Lo va a pescare dalle periferie più estreme e lo accoglie nella campagna ubertosa della comunione con sè e con i fratelli. Incontrati i “disoccupati spirituali”, e non solo tali, non li accusa di nullafacenza o non li mette a disagio: semplicemente propone loro di mettersi subito all’opera.

Fin qui dove arriva la distanza abissale tra la logica dell’uomo e quella del Padre? Nella paga: stesso stipendio tra le mani morbide di chi ha faticato un’ora sola, probabilmente raccogliendo qualche cesto di uva, e tra le mani sudate, sporche e ruvide di chi ha sopportato tutta la giornata di sole e duro lavoro. Esempio estremo di ingiustizia sindacale che serve a forzare il cuore duro di chi non ammette stessa mensa per ricchi e poveri,stessa grazia per peccatori e giusti, stessa ricompensa per chi ha risposto prima e dopo alla vocazione e alla sequela.

Oggi Cristo ci interpella!Rimprovera il nostro pensiero giustizialista e la nostra fede ghettizzata.Perfora il nostro cuore indurito per avvicinarlo alla sua bontà. Rassicura i nostri cuori che non fa torto ai giusti accogliendo i peccatori. Dà speranza e fiducia a tutti ricordandoci che fino all’ultima ora della vita c’è posto nella sua vigna di amore, misericordia e tenerezza!

Buona Domenica!Don Domenico Savio 

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