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Assunzione della Beata Vergine Maria: rivestìti di sole

La Buona Novella – Introduzione al Vangelo della Domenica – ASSUNZIONE DELLA BEATA VERGINE MARIA / B

Lc 1,39-56

Rivestìti di Sole!

Si aprì il tempio di Dio che è nel cielo.

Con l’immagine suggestiva del libro dell’Apocalisse della donna partoriente che vince il drago famelico, pronto a divorare la prole benedetta, si apre la Liturgia della Parola della solennità dell’Assunzione di Maria. A fare da cappello introduttivo un segno che non può restare inosservato, anche se la visione che campeggia la prima lettura più che il tempio è la Donna vestita di sole che appunto sfugge al mostro e fa nascere la Vita nuova, ed è il “tempio aperto nel cielo”.

Nella festa di Maria assunta in anima e corpo nel Regno di Dio noi celebriamo l’apertura del grembo eterno e vivificatore del Regno dei Santi, chiuso e sigillato all’uomo a causa del peccato e della morte. Per grazia di Dio e per il progetto di amore del Padre, Cristo ci ha salvati per sempre dall’inferno e dalla solitudine. Si apre il tempio di Dio nel cielo, mentre sulla terra si è aperto il grembo gravido di grazia della Vergine Maria, che ha dato al mondo l’Autore della Vita. “Vergine e Madre, figlia del Suo Figlio, umile ed alta più he creatura, termine fisso di eterno consiglio”. (Dante, Paradiso, XXXIII canto) Alla fine del corso della sua vita sulla terra si apre il cielo per Maria, “terra del cielo” (Inni di Bose), Donna piccola e grande, primizia della Chiesa che dopo il pellegrinaggio terreno vivrà completamente unita al suo Sposo, Cristo Signore, che sarà tutto in tutti.

E mentre contempliamo le realtà future camminiamo ancorati al presente, guardando alla mèta del cammino della Chiesa ci dirigiamo nelle vicende della storia sempre pronti e vigili su noi stessi, per sfuggire ai mostri interiori che vorrebbero deturpare i sogni, ammazzare i desideri, uccidere le ansie di speranza, soffocare l’entusiasmo, rubare insomma il Vangelo.

Coraggio!!! Compagni e compagne di viaggio nella fede.

Maria Assunta in Dio e presente nei nostri cuori di figli suoi, fratelli e sorelle suoi, ci faccia riassaporare il gusto del sogno. Sognare non è la dimensione onirica, ma aderire al sogni di un altro su di noi, dire di sì ad occhi aperti e mani operose al

progetto dell’Amore che tutto salva, tutto riveste di Sole, che ai nostri piedi stende il chiarore della Luna come morbido tappeto di grazia e bellezza e che cinge attorno al nostro capo una corona di stelle. Gioia senza fine! Luce, solo Luce!

Buona festa dell’Assunzione!!

don Domenico Savio

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