cultura

Kid’s on shop

Superata la frontiera del mercato dei minori, ci troviamo di fronte ad un’evoluzione che dovevamo aspettarci. Potremo addirittura scegliere le caratteristiche e con un semplice click scegliere occhi verdi, no.. magari azzurri; pelle rosea oppure olivastra, capelli oro o rosso rame. Con lentiggini? Magari solo su naso e gote… E così il vostro Pargolo su Ordinazione verrà confezionato e varcherà le porte delle vostre famiglie.Perfetto. Geneticamente modificato.

Ecco lo scenario che si è prospettato nella Fiera di Parigi che apre le porte ad un nuovo sistema di “acquisti” di infanti scelti su catalogo. Le preferenze si estendono financo alla sacca uterina, disponibile in versione “Affitto con Riscatto”. Vero è che sarebbe una chance per chi non riesce a concepire, ma sarebbe il caso di sottolineare i margini di guadagno che spiccherebbero e che sarebbe accessibile esclusivamente a chi ha un potere economico tale da potersi permettere tanto lusso. E’ drammatico il sentimento dilagante tra le persone, ci si chiede se quelle immagini futuriste ove i robot controlleranno l’umanità siano state una sorta di presagio di quanto era in progetto già da un paio di decenni.Siamo sicuri che tutto ciò non andrà a finanziare progetti ancora più oscuri?Che in questi bambini, oltre le caratteristiche fisiche, non verrà programmata anche una volontà ed un’inclinazione a portata di telecomando?

D’altronde le sperimentazioni genetiche sull’uomo è cosa nota da ormai troppo tempo. Il dubbio è che sia l’avanguardia di quello che oramai è in atto dal 1870, quando si dette inizio alla messa in pratica della psichiatria, assoggettando il genere umano ai primi esperimenti tipo gli Zoo Umani. Ove alcune tribù vennero imprigionate ed esposte al pubblico, siti in cosiddetto stato naturale, in condizioni di schiavitù.

Bene, la versione 3.0, ci prospetterà solo una diversa sistemazione. Ovvero potremmo selezionare le nostre preferenze su cataloghi Online, tra le più disparate piattaforme che ad oggi hanno già commutato la socialità in una sorta di isolamento programmato al fine di escludere ogni tentativo da parte della coscienza umana di insorgere di fronte all’obiettivo ultimo di un fitto controllo sulle masse.

Sara De Ceglia

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