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Quando vedrò il tuo volto?

Discendendo dal monte, credo che Pietro, Giacomo e Giovanni non vedevano l’ora di raccontare il tutto a tutti, descrivere la bellezza che avevano sperimentato, le emozioni vissute e le suggestioni provate. Il sospiro che attraversa i Salmi della Bibbia l’avevano per un po’ respirato: “il tuo Volto Signore io cerco, quando vedrò il tuo Volto?”. Il volto del Signore è la Persona di Cristo, il mistero della Croce e quello della Gloria. Il volto umano di Cristo che nella luce della trasfigurazione ci rivela il volto di Dio. Noi tutti cerchiamo il volto di Dio, ma per vedere Dio bisogna conoscere Cristo e lasciarci plasmare dal suo Spirito. Ma per conoscere bisogna innanzitutto “ascoltare”. Ecco perché allora vicino alla visone del monte c’è anche la Parola, quella del Padre: “è mio Figlio, ascoltate Lui”.

Troppe volte ci lasciamo confondere e abbindolare dalle parole intorno e dentro di noi, parole inutili e futili, chiacchiere che ricadono sulla terra inquinandola, portando spesso morte e violenza. Ma, fortunatamente, in mezzo a questo torrente di parole, ce ne sono alcune che riescono ad arrivare in cielo. Sono le parole dei sofferenti e dei poveri, sono le preghiere dei peccatori e degli sfiduciati che arrivano fino al volto di Dio. Sono quelle parole che sanno di amicizia e di amore, che profumano di solidarietà e di perdono, parole che cantano sostegno e consiglio, parole che parlano di tenerezza, di sorriso e di gioia autentica. Sono queste le parole che abbiamo ascoltato da Cristo, dal suo volto sofferente sulla Croce e radioso sul monte Tabor. Nessuna parola esca dalla nostra bocca che deturpi la dignità umana e sfiguri il volto di Dio impresso nei nostri fratelli.

Buona domenica !

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