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Cari alunni, che domanda vorreste fare a Dio?

Lezione in una prima liceo scientifico, piuttosto vivace e rumorosa, sulle domande di significato. Attività: una domanda che vorrei fare a Dio.

“Ragazzi, avete un’opportunità unica! Fargli La domanda della vita, quella che vi inquieta maggiormente!”

Formulate le domande, facciamo il giro e le trascriviamo. Alla fine evidenzio tutte quelle che hanno a che fare col senso della vita…quasi tutte!

Alza la mano Giacomo, uno degli studenti più vivaci: “Prof, ho una domanda per lei! Qual è la sua domanda a Dio?”

“La mia domanda è già stata formulata da qualcuno, e ha a che fare con la questione della morte. La morte è qualcosa di fronte a cui chiunque di noi resta spiazzato e, se toccato da vicino, prova una profonda sofferenza”

“E poi, prof, è una questione alla quale non si può rispondere!”

“Non è detto…avete mai sentito parlare di Chiara Corbella?”

“Noooo”…””il nome non mi è nuovo”….

“Chiara era una giovane mamma che, dopo aver perso i primi due figli, per far nascere il bimbo che aspettava, posticipò le cure per una grave malattia”…nella classe rumorosa si fa un silenzio di tomba…”purtroppo l’esito non fu quello sperato. Eppure, prima di morire, disse una frase diventata famosa: “Siamo nati e non moriremo mai più”. Vedete, c’è chi crede fermamente che si possa dare una risposta: per il cristiano la morte è solo un passaggio verso la vita vera. Un messaggio di speranza”.

Suona la campanella dell’ultima ora. I ragazzi escono…”arrivederci prof…grazie per questa lezione!”

Roberta Mazzoni

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