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Salita a Enchanted Rock State Natural Area

Riflessioni tra me e me stesso:

L’obiettivo era salire Enchanted Rock per il tramonto stimato per le 19:09.

Arriviamo al parco gusto alle 18 e dopo aver sbrigato le pratiche per l’ingresso e il parcheggio trovo a disposizione la mappa dei sentieri. Tutto inizia ad avere il sapore di una escursione.  Nella carta topografica individuo la via per la cima più alta che ancora non vedo dal parcheggio.

Sì, lo so, è una collina non una montagna….. è una salita apparentemente dolce e non verticale come piace a me, ma l’animale che ho dentro si sveglia e non mi lascia tranquillo..

Samuel e Denise preferiscono non salire, Sebastian e Bella sono decisi a salire, ma Astrid la devo convincere. A passi lenti iniziamo il sentiero. Facilmente individuo il nostro trail diretto alla cima e sento che mi rallentano, mi frenano ma non li lascio indietro.

Sono 10 mesi che sono in Florida e 10 mesi che non vedo una montagna, una collina o anche solamente un qualcosa al di sopra di 10 piedi di altezza. Iniziano alcune lamentele che cerco di sminuire motivando e promettendo un bellissimo sunset. Sebastian è molto contento, ha lui lo zaino con il cibo e l’acqua e non smette di offrire strada facendo ma non tocco nulla perché so che in vetta avrà un altro sapore. Abbiamo un po’ i minuti contati perché vediamo il sole scendere e ancora manca al raggiungimento della cima. Notiamo come tutta la Enchanted Rock è fatta di granito rosa: lo stesso dei top della cucina.

Qualche passo ancora e la pendenza inizia ad annullarsi, il sole è ancora alto e sembra che abbiamo preso un vantaggio arrivando prima del tempo stimato: la mappa diceva 45 minuti di salita e avevo paura di perdere il tramonto. Loro si siedono in un punto che scelgono per godersi lo spettacolo. Io continuo. Non molto distante c’è altra gente, gli stessi che vedevamo da giù.

Mentre salivo mi chiedevo perché ero così eccitato, non stavo facendo nessuna impresa ardua, famiglie con bambini salivano ugualmente ma mi dicevo: “ Non importa quanti altri fanno la tua impresa, non è una gara….. è una cosa “intima” tra te e la montagna che ti sta mettendo una salita di fronte come sfida prima di mostrarti la cima “.

Altri pochi passi e sono in cima: il punto che mi fa vedere 360 gradi intorno a me: da li vedo i boschi sotto di me, altre formazioni rocciose in distanza, vedo il Texas da un altro punto di vista: dall’alto verso il basso! L’animale dentro di me si tranquillizza soddisfatto! Il sole sta per toccare l’orizzonte e quindi torno da Astrid per vederlo insieme. Finalmente accetto qualcosa da Sebastian e mangio un po’. Che buono!!!

Sono sicuro che anche Astrid, Isabel e Sebastian sono soddisfatti della loro personale impresa anche se il respiro sta tornando normale solo ora. Non sento stanchezza ne fatica. Il sole sta per nascondersi completamente e attendiamo la green light ma non compare. Resta sempre un meraviglioso tramonto insieme. Dopo il tramonto abbiamo circa 20/30 minuti di luce buona ancora e sollecito un po’ la discesa in sicurezza. Iniziando la discesa li allarmo un po’ circa i pericoli sempre sottovalutati della discesa e circa le tecniche per evitarli. Mi accorgo che chiacchiero molto ma è solo per trasmettere tecnica a Sebastian. In pochi minuti siamo al parcheggio felici di sederci in macchina, ma in verità io mi sento così bene che preferisco guidare io di ritorno a Austin in hotel.

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