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Un racconto, video e foto dai festeggiamenti per il C8mpleanno de ilcentuplo.it

Del bellissimo incontro della serata di ieri sera a  Nomadelfia, per festeggiare l’ottavo compleanno del blog IlCentuplo, potevo elaborare un breve articolo, ma io sono fatta per scrivere racconti, e una volta che le mie dita erano sul pc, hanno creato una storia. Parlo di un adolescente, che come San Giorgio sconfigge il suo drago, e scopre la bellezza del Signore. 

Racconto – Il Parroco Said  

Il signore ti proteggerà da ogni male, egli proteggerà la tua vita…”(salmo 121:7-8)

Il nostro parroco si chiama Said  e viene dalla Somalia. Ha un temperamento forte ed è sempre sorridente. Lui è convinto di vivere in un mondo ordinato e razionale, ma non grazie agli uomini. Loro sono peccatori, e molti vogliono distruggere l’armonia del creato. Questo l’ha ripetuto più volte al catechismo, soprattutto quando ci parla della guerra. 

Ha anche detto che il mondo è ordinato per una logica interna, perché Dio l’ha costruito, dando agli uomini i mezzi per interpretarlo attraverso le Sacre Scritture.   Dice sempre che noi bambini contribuiamo a renderlo migliore, perché siamo anime pure e prive di male. 

Io ho deciso di prepararmi per la comunione in ritardo, ho quasi dodici anni. Sono il più grande del gruppo, un tempo mi vergognavo, soprattutto quando mi domandavano: ”Ma tu non dovresti prepararti per la cresima?” Allora dovevo spiegargli tutto.  

Mia mamma è atea, mio padre è credente, e prima che si mettessero d’accordo il tempo passava. Allora un giorno ho detto: ”io non faccio religione a scuola, e mamma è felice, ora faccio catechismo e faccio felice papà”. All’inizio volevo andare in chiesa, solo perché per la comunione i parenti ti fanno un sacco di regali, ed io da tempo sognavo il cellulare nuovo, uno bello tanto costoso. 

Ora invece sono felice ad ogni incontro, perché ho conosciuto una persona speciale: Don Said. 

Quando non trovo delle risposte a tutte le domande che ho in mente, lui mi dice: ”qualunque cosa ti accada, se conosci la Bibbia trovi una risposta, se leggi con attenzione scopri sempre il passo che ti dice quello che ti sta accadendo, e come affrontarlo”. 

Adesso la sera mi leggo la Bibbia, e trovo sempre una soluzione a un mio quesito. Mamma mi dice che devo leggere anche l’Odissea per ragazzi che mi ha regalato, allora alterno le letture, non voglio che ci rimanga male.  

La Bibbia è bella perché  la interpreto a modo mio, però dentro quel libro c’è proprio tutto, come fosse google. 

Il parroco ci ha detto che è importante conoscere dei passi delle Sacre Scritture a memoria, perché un tempo le persone importanti che studiavano, erano in grado di sostenere una discussione, e spesso averla vinta, proprio perché, per sostenere quello che dicevano, citavano la Bibbia. E per farlo devi per forza conoscere i passi a memoria.

Said dice che nelle città dove è nato, Ballad, (in Somalia) a un’ora circa dalla capitale Mogadiscio, chi conosce bene la Bibbia sa anche prevedere il futuro. Questa cosa qui lui dice che alla chiesa non piace, e anche lui, però sua nonna Augusta ci riusciva davvero. Lui è diventato prete grazie a lei, che l’ha fatto innamorare di Gesù, e anche perché un giorno quando erano insieme a pregare al tramonto, lei gli ha detto: ”Ho avuto le risposte che cercavo dalle Sacre Scritture, tu nipote mio, diventerai un prete, girerai il mondo, e vivrai lontano da qui ”. Proprio quello che gli è accaduto.

La mamma di Said  invece non era cristiana, proprio come la mia, e ci ha raccontato anche che un giorno gli ha detto: ”Questi piscia-in tonaca ti hanno incantato”, riferito a dei frati francescani che erano in missione proprio nella sua città. Quel giorno a catechismo abbiamo riso come matti quando ce l’ha raccontato. Quando lui ha scelto di andare via con loro, solo suo padre l’ha salutato. La mia mamma non sarebbe così cattiva se io decidessi di farmi prete, o almeno spero. Chissà come ci è rimasto male il povero parroco, anche se a noi ha detto di no. Lui ci ha ripetuto le parole di Dio: “Lasciate il padre e la madre e venite con me”. 

Don Said non ha più rivisto i suoi genitori, quando a vent’anni ha deciso di seguire i  padri francescani e partire con loro per la Germania. Appena giunto a Lubecca, era triste e non prendeva sonno, si rigirava nel letto, e gli batteva forte il cuore. Poi era quasi l’alba quando ha preso sonno e ha sognato la Madonna. Beato lui, io non l’ho mai sognata, e lei aveva anche Gesù bambino in braccio e gli tendeva le braccia, perché lui andasse ad abbracciarti.

Padre Said l’ha fatto, e dice di aver provato tanto bene, come non ha mai sentito in vita sua. E quando si è svegliato aveva tanta di quella dolcezza, che non sapeva esprimerla a parole, e la tristezza era svanita. Non ha mai più riprovato nulla di simile in vita sua, a sentire questa storia, anche Ludovico e Marco che fanno sempre casino, avevano chiuso la bocca. 

La Madonna, ha detto Said, aveva visto tutto, sapeva del sacrificio che lui aveva fatto abbandonando i suoi fratelli e i suoi genitori, ed era pronta a ricompensare i suoi sforzi. Lui dice che se facciamo delle buone azioni, dal cielo lo vedono, e questa cosa qui mi fa tanto felice.  Io non so ancora cosa farò da grande, ma non ho mai incontrato un adulto così felice come Said. Lui è alto e nero di pelle, con due occhi che gli brillano come fanali, e non urla mai. Io amo mio padre, a lui non lo dico ma nella mia testa mi frulla l’idea di seguire la strada di Said, e non fare il dentista come lui. Papà mi immagina già con il camice, sono il suo unico figlio, anche il nonno mi dice sempre: “Un giorno prenderai lo studio di tuo padre, quello che un tempo era il mio! Lo sai che lui già a sedici anni mi faceva  aiutante! Ti manca poco!”

Io annuisco, anche se l’idea di mettere le mani nella bocca della gente mi incuriosisce poco, mentre unirle per pregare ho scoperto che mi dà così tanto, che non so nemmeno io come sia possibile. Un giorno voglio parlarne al mio parroco, magari alla mia prima confessione. La fede ora è il mio salvagente, io mi ci aggrappo, quando un’onda arriva, non affogo, no, io ora non affogo più! 

Video riassunto della serata di Festa

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