Festa del Papà annullata a scuola: basta con questo allineamento verso il basso, viva le diversità
Festa del Papà annullata in una scuola a Grosseto per non offendere chi il papà non ce l’ha. L’ultima di una serie di sciocchezze politicamente corrette che stanno distruggendo ciò che di sano c’è nella nostra società: ossia, le differenze. Che sono ben altra cosa dalle disuguaglianze.
In pratica, non si può più dire di avere due genitori perché si rischia di far soffrire quelli che i genitori non li hanno più, o ne hanno uno solo.
Non si può essere alti e magri perché si offendono i bassi e grassi. Non si può essere laureati perché si offende quello che non ha studiato. Non si può essere bravi nel proprio lavoro perché si fa sentire inferiori i lavativi o chi ha meno capacità.
Insomma, bisogna livellarsi continuamente verso chi ha situazioni di maggiore difficoltà, per evitare di procurare dolore a coloro cui la vita ha riservato qualche disgrazia in più e qualche virtù in meno.
Che sia uno stato di fatto indipendente dal merito o una condizione raggiunta grazie a sacrifici e rinunce, non ha importanza. Siamo in piena era egualitaria, dove dobbiamo essere tutti infelici, fragili e problematici. E se si ha la (s)fortuna di avere una bella famiglia, la salute, una testa funzionante e due soldi in tasca, allora bisogna nascondersi. O inventare qualche bega irrisolvibile. Sennò, si è tagliati fuori da questo implacabile allineamento sempre, e rigorosamente, verso il basso. E poi ci si stupisce che tra i giovani vi siano tanti casi di depressione e suicidio. Io non mi stupisco. Per nulla.