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I consigli di lettura di Gaetano Vallini

IL CRINALE – di Michael Punke
(Torino, Einaudi, 2023, pagine 443, traduzione di Gaspare Bona)

Gli indiani, i soldati, un forte, un episodio realmente accaduto nel 1866, per un racconto western che va oltre gli stereotipi del genere. Un libro appassionante che non è solo una riflessione, peraltro attualissima, sull’eterna lotta tra la brama di conquista e il desiderio di giustizia, ma soprattutto sulle conseguenze delle azioni umane. Conseguenze che pesano sulla vita delle persone ma anche sull’ambiente, che qui non è più solo natura selvaggia e infida, mero paesaggio. Punke, già autore del potente “Revenant” (2014), dal quale Alejandro González Iñárritu ha tratto l’omonimo film con Leonardo DiCaprio, neanche qui rinuncia all’epica della frontiera, ma la rinnova ulteriormente, piegandola alle sensibilità di oggi. Un’operazione rischiosa ma che si può dire riuscita, in un romanzo che, così come avvenne nel 1985 per “Meridiano di sangue” di Cormac McCarthy, segna un nuovo punto di svolta nel genere western.

“Quando avevo diciotto anni cavalcai fino Grande Lago Salato; per quanto ne so, fui il primo bianco a vederlo… Beh, ormai Salt Lake City è quasi grande quanto St Louis”. “Cosa ti chiedi?” “Non so di preciso… Beh, se è una cosa buona o cattiva, credo… Perché probabilmente il Grande Lago Salato mi è piaciuto molto più la prima volta rispetto all’ultima”. “E pensi sia colpa tua?… Se non fossi stato tu, l’avrebbe scoperto qualcun altro, non ti pare?” “Ma sono stato io”.

di Gaetano Vallini

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