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Luca Re Sartù nuovo patrono della Giornata Mondiale della Gioventù

La chiamata di Papa Francesco alla mamma di Luca, il messaggio dell’arcivescovo Mario Delpini alla famiglia, ma anche l’inno della Gmg all’arrivo del feretro in chiesa. Tutta la comunità ecclesiastica si è stretta attorno alla famiglia Re Sartù per ricordare uno dei suoi giovani migliori. Luca Re Sartù, 24 anni, è morto l’11 agosto, al rientro dal Portogallo. Aveva contratto un batterio che ne ha compromesso il fisico: a nulla erano serviti i ricoveri all’ospedale Humanitas di Castellanza, prima, e poi al San Gerardo di Monza, dove Luca ha chiuso gli occhi per l’ultima volta.

Il ricordo di Luca non si spegnerà

E ora, l’inserimento tra i patroni della Giornata mondiale della Gioventù, quasi a rendere immortale il ricordo di questo giovane marnatese che ha lasciato un segno indelebile in chi l’ha conosciuto semplicemente vivendo la vita giorno dopo giorno «in maniera – ha detto monsignor Raimondi – generosa. E a Lisbona, insieme a un milioni di giovani, è andato a cercare il Signore che ha amato». Una vita fatta anche di ascolto e di disponibilità verso gli altri, attraversata con coraggio vincendo i comprensibili timori dell’età. Una esistenza nitida, quella di Luca Re Sartù, che dedicava all’educazione dei ragazzi dell’oratorio gran parte del suo tempo libero. Anche l’Azione cattolica di Milano, presenta all’ultimo saluto di Luca con alcuni suoi esponenti l’ha ricordato come “educatore esemplare”.

da Redazione Malpensa 24

Ecco la lettera che hanno scritto i genitori per ricordare il loro figlio

“È una responsabilità troppo grande riassumere Luca in poche righe… perché era come la luce, impossibile da contenere in poco spazio, ma destinato a brillare e a sprigionare tutto il suo splendore e la sua potenza senza limiti. Aveva la capacità di trasmettere serenità con il suo sguardo gentile, sempre riservato su quello che riguardava se stesso, ma sempre a disposizione per ascoltare chi aveva intorno, sapendo intuire anche il non detto e custodendo ogni confidenza con delicatezza e affetto.

Come la luce era fatto di mille sfumature, amava e si impegnava in tantissime cose come la corsa, la musica, il cibo  e tutto ciò che poteva fargli assaporare la vita. Era molto legato alla sua parrocchia e al suo oratorio dove riversava gran parte del suo tempo libero al servizio dei ragazzi e degli animatori più piccoli come educatore. Era davvero un’anima buona, una di quelle persone positive che ti fa piacere incontrare e a cui associ sempre qualcosa di bello. Nella vita si è trovato ad affrontare tante, forse troppe sfide, ma le ha sempre superate con coraggio e grinta, sapendo trovare da solo la forza per andare avanti in maniera silenziosa senza fare rumore. Aveva tante qualità tra cui in particolare l’onestà, la disponibilità e la tenacia nel non perdere la determinazione.

Era una persona speciale e questa non è una frase fatta: basti pensare a quante persone sono rimaste colpite dalla sua scomparsa. Luca era un ragazzo di fede, quella vera che non è fatta di perbenismi o solo di riti, ma di azioni concrete, di domande e dubbi da risolvere, di affidamento ed ora tutti lo stanno ricordando a loro modo anche nella preghiera… Questo è proprio segno che lui è stato nella sua semplicità e tranquillità un bellissimo esempio per ogni persona che ha avuto la fortuna di conoscerlo in cui ha lasciato un segno indelebile che continuerà a generare bene.

È stato un figlio, un fratello, un nipote, un fidanzato, un amico e un collega eccezionale e il suo cuore d’oro continuerà a pulsare all’interno dei nostri, per sempre.”

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