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In ricordo di Pablo Neruda

50 anni fa moriva Pablo Neruda.
Pochi giorni dopo Salvador Allende.
Pochi giorni dopo il golpe di Pinochet.
In Cile, nel 1973, in pochi giorni, morirono Democrazia e Poesia.

Da giovane non volevo fare l’imprenditore. Gli imprenditori nei film sono tutti cattivi. Sigaro in bocca e spietati coi dipendenti.

Da giovane volevo fare il Poeta. Ma non un poeta qualsiasi. Volevo essere il poeta più grande: Pablo Neruda!

Pablo si chiamava Ricardo.
Pablo il suo vero nome era Ricardo Eliécer Neftalí Reyes Basoalto.
Pablo, per suo padre, non doveva fare il Poeta.
Pablo allora, per poetare, cambiò nome.
Pablo divenne Neruda, in omaggio al poeta ceco Jan Neruda.

Pablo era molto amato dal popolo. Pablo nel 1971 vinse il Nobel. Pablo fu festeggiato dal popolo in piazza come un eroe per il suo Nobel. Pablo era così amato da Massimo Troisi che morì per fare un film a lui dedicato. Pablo lo conoscono tutti. Pablo dopo Shakespeare è il Poeta più letto al mondo.

Pablo scriveva Poesie d’Amore.
Pablo diceva che siamo fatti della stessa materia di cui sono fatti i sogni
Pablo usava le poesie d’amore per cambiare il mondo.
Pablo scriveva poesie d’amore contro le ingiustizie, tutte le ingiustizie.
Pablo lottò contro Pinochet, per il Popolo.
Pablo, quando morì, il popolo scese di nuovo in piazza, erano 100 mila al suo funerale.
Pablo era libero e amava la libertà. Pablo sapeva sempre cosa dire. Pablo sapeva che niente è più potente delle Idee, delle Parole, delle Poesie d’Amore.

Oggi sono diventato imprenditore. Ma mi piacerebbe essere un Poeta. Ma non un poeta qualsiasi.

Vorrei essere il poeta più grande.
Vorrei fare con te quello che la primavera fa con i ciliegi.
Vorrei essere Pablo Neruda.

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