cultura

Al via Sanremo, ecco la nostra ironica e iconica presentazione

Bei tempi quando consideravamo un’impresa riuscire a vedere i bellissimi di retequattro fino alla fine. Il festival sfida ancora i nostri ritmi circadiani e stavolta Amadeus ha esplicitamente risposto che prima delle due non schioda. Gianni Morandi gli ha lasciato la scopa in camerino così già che c’è pulisce e chiude lui.

Detto questo, in rigida scaletta di apparizione si fornisce la guida della serata canora di stasera.

Clara, canta Diamanti grezzi, probabilmente riferito ai nostri gioielli di famiglia che rischiano di rompersi per la durata del festival.

Sangiovanni canta Finiscimi, ovvero quello che invocheremo ai nostri parenti all’ottava ora consecutiva di Sanremo.

Fiorella Mannoia canta Mariposa, chiaro incitamento del da farsi dopo la fine del festival per quelle due ore prima che ricominci.

La Sad cantano Autodistruttivo, consona a chi guarderà tutto il festival senza dormire mai. Facciamo notare che è un gruppo composto da Theø, plant e ficks. Praticamente tre mobili Ikea che ballano.

Irama canta Tu no, dedicata ai Jalisse che volevano esserci.

Ghali canta Casa mia, dedicata ad Amadeus che ormai ci matura i contributi a Sanremo.

Negramaro cantano Ricominciamo tutto, e per noi che siamo davanti alla TV da sei ore ci manca solo questo.

Annalisa canta Sinceramente e vista l’ora in cui apparirà il seguito sarà “mi sono rotta i c….. ”.

Mahmood canta Tuta gold, pezzo scritto nei camerini di Sanremo dove ormai vive perché non trova l’uscita da anni e lo rimettono in gara.

Diodato canta Ti muovi, ma forse lo canteremo noi a lui. Con Sangiovanni progettano di fare un duo che si chiamerà “La bestemmia”.

Loredana Berté canta Pazza, nelle cover sarà con Patty Pravo che canterà “idea”.

Geolier canta I p’me, tu p’te, ha il nome di una app di geolocalizzazione ma ad intuito dal titolo sì capiscono le origini non troppo ostentate.

Alessandra Amoroso canta Fino a qui, riferito ovviamente a chi ha il coraggio di essere ancora sveglio a quell’ora.

The Kolors cantano Un ragazzo una ragazza, la storia di due residenti a Ibiza.

Angelina Mango canta La noia, troppo facile dire a cosa va il pensiero mentre albeggia e siamo ancora qui.

Il Volo cantano Capolavoro, sottotitolo “ma non è quello che cantiamo stasera”.

BigMama canta La rabbia non ti basta, che racconta delle santiate che però non dissuadono Amadeus dal fare mattina.

Ricchi e Poveri cantano Ma non tutta la vita, in risposta alla domanda “quante ore dura il festival?”.

Emma canta Apnea, ma vista l’ora tarda la canzone si chiamerà apnea notturna.

Renga & Nek cantano Pazzo di te, che siano Renganek o Nekrenga, insieme ricordano il nome di un robot giapponese.

Mr. Rain canta Due altalene ma non porterà bambini sul palco perché a quell’ora devono fare il riposino.

Bnkr44 cantano Governo Punk che racconta come i rave in Italia siano ben visti.

Gazzelle canta Tutto qui, ovvero quello che rischiamo di esclamare dopo ore svegli.

Dargen D’Amico canta Onda alta, riferito a quello che provocheremo in bagno dopo ore a trattenerla per stare davanti alla TV.

Rose Villain canta Click boom!, racconta delle esplosioni di parti intime qui e lì verso la fine della kermesse.

Santi Francesi cantano L’amore in bocca, quello che mancherà nelle nostre santiate a quell’ora.

Fred De Palma canta Il cielo non ci vuole, versione raffinata del detto “certe persone è meglio che Cristo se le chiama”.

Maninni canta Spettacolare, cantante noto perché arriva sempre in ritardo e si chiama Ninni. Gli altri dicono “ci siamo tutti, Ma Ninni?”

Alfa canta Vai! Titolo pericoloso da proporre a ore tarde dove vorremmo mandarcelo noi, lui e Ama che ce se porta.

Il Tre canta Fragili, riferito ai nostri nervi dopo la prima serata.

Questo è tutto al momento. Poi non dite che non vi aiuto.

Ettore Zanca

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