buongiorgiocultura

Intervista a Monica Maggi, la libraia felice che rigenera e regala libri

Una carissima amica, Chiara, che mi ha anche aiutato in questa intervista, mi ha parlato della Libraia Felice, ovvero di  Monica Maggi meglio nota come la “libraia felice”, colei che regala libri e regala una nuova vita ai libri. Dal 2013, infatti, con la sua associazione “Libra” porta avanti l’attività di bookcrossing all’interno dei mercati rionali e non solo. Libri. Felicità: due termini che assieme si fondono creando una esplosione di gioia e di curiosità. Mi metto quindi a cercare la “Libraia Felice”, ben presente on line, e la trovo subito disponibile a rispondere a qualche domanda che qui vi riporto.

1 Quanti libri hai salvato fino a oggi?

Una premessa: il progetto Pagine Viaggianti nasce nel 2013, ma solo dal 2020 è diventata la mia attività h24. In questi tre anni sono stati salvati almeno 7000 libri, e se pensiamo a quelli salvati in precedenza arriviamo a circa diecimila libri.

2 Ricordi qualche trovatello o qualche adottante che ti hanno colpita particolarmente?

Ci sono libri abbandonati che recupero e che mi colpiscono a fondo, e allora decido di tenerli per me. Tra questi alcuni messali del 1700, recuperati a casa di un ammiraglio di una famiglia nobile residente a Roma. Erano nascosti dietro la prima fila nella sua libreria. Ho pensato che forse provava pudore nel far vedere una tenerezza insolita in una persona così: ammiraglio, uomo conservatore e abbastanza misantropo. Quando sono stata a casa sua, chiamata dalla moglie, lui era scomparso da qualche anno. Posso prendere tutto? ho chiesto. Sì sì, mi ha risposto lei. E nel cercare libri dietro la prima fila di quelli “ufficiali”, ho trovato una serie di piccoli libri religiosi molto antichi.

Di adottanti che abbraccerei ce ne sono tanti. Soprattutto quelli di origini semplici, che hanno vissuto una giovinezza di privazioni. Come quella donna semianalfabeta che mi ha raccontato di una vita fatta di privazioni ma anche di tanti figli a cui ha “imposto” la lettura. Viene ogni sabato sostenuta dalla figlia e circondata da nipoti. Prendono tantissimi libri.

3 Perché hai scelto questo nome per Twitter, per tutti i social, per la tua idea?

Era un venerdì mattina ed ero sulla piazza di Riano, il paesino in cui vivo e stavo allestendo il mio tavolino di libri da donare. Mi stava intervistando la giornalista di un’agenzia stampa spagnola (ormai la notizia di me che regalavo libri salvati si stava diffondendo) e lei mi chiede “cosa vorresti dire di quello che stai facendo?” Che sono felice, ho risposto. Sono una libraia stanca ma felice. Sono andata a casa e ho cambiato il mio nick, ed è stato il grande cambiamento.

4 Quali sono i tre (almeno tre…) libri che consiglieresti a qualcuno come scuola di felicità? I consigli, insomma, della Libraia Felice per farci fare un percorso di felicità

“La città della gioia”, di Dominique La Pierre, “Bestia di gioia” ,poesie di Mariangela Gualtieri, “L’Archiettrice” di Melania Mazzucco, “Messaggio per un’aquila che si crede un pollo” di Anthony de Mello.

5 Dentro un libro vecchio ci sono altre storie. Torvi anche biglietti, dediche, appunti?

Nel 2016 ho chiesto lo spazio di un locale a Roma dove ho allestito una mostra. Lettere d’amore, biglietti di autobus, dediche, atti notarili, appunti, santini: nei libri c’è un mondo che neanche immaginiamo. E questo dimostra il potere deflagrante e non misurabile di un oggetto così semplice come il libro. Il libro siamo noi.

La poesia qualcosa vale, credetemi. Impedisce di impazzire del tutto. – — Charles Bukowski — Monica Maggi – http://libraduepuntozero.wordpress.com/

Grazie Monica per quello che fai per i libri e per l’umanità!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *