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In Paradiso già ora, si può?

Mi è sempre piaciuta una espressione che nelle biografie di San Francesco gli viene attribuita: “ogni cattiveria, peccato e tristezza esistono a causa di una mancanza di amore”.

Per nulla indulgente, anzi una espressione così va al cuore del senso della vita e diventa motivo di annuncio. Il peccato va sempre combattuto. La misericordia non è contro la giustizia. Il potere va denunciato. Un uomo che vive nella dissolutezza morale o nelle dipendenze da droga o da sesso o da gioco d’azzardo va aiutato e spronato. Un ladro va redarguito e corretto.

Ma poi – oltre alla denuncia del male – in profondità c’è l’annuncio più bello: “fratello, sorella che sbagli … se tu conoscessi l’amore vero. Gratuito, bello, liberante, che riconcilia, che riempie di gioia, che protegge e che fa sentire sicuri e sereni … non commeteresti più il male, non torneresti più su strade che conducono al vuoto e alla tristezza”.

L’amore è Dio.
L’amore è Dio Mamma.
L’amore è Dio Papà.
L’amore è Dio Sposo e Sposa.
L’amore è Dio Fratello e Sorella.
L’amore è tutto.

Questo amo condividere a pochi giorni dalla Festa del Perdono 2023 celebrata il 2 agosto ad Assisi nella Porziuncola di S. Maria degli Angeli e in tutte le parrocchie del mondo per estensione concessa da San Giovanni Paolo II.

Ritorniamo alla fonte della vita buona: il perdono da ricevere e da donare. Solo così tutti saremo già sulla terra in Paradiso. Solo così la vita ferita e traumatizzata dalla violenza e dall’odio può essere trasformata in Aurora di vita nuova.

Buon cammino!

Don Domenico Savio Pierro

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