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Ho letto “Storia di Chiara e Francesco” di Chiara Frugoni

“Cominciate a fare il necessario, poi ciò che è possibile  e all’improvviso vi sorprendete a fare l’impossibile” San Francesco

Ci sono libri che ti s’incollano alla mente, e magari modificano anche i tuoi pensieri, il tuo modo di vivere.  Storia di Chiara e Francesco, della Fugoni è uno di questi. 

L’ho comprato  ad Assisi, quando avevo terminato la visita alla Rocca Maggiore. Nell’aria souvenir sono stata colpita da una copertina scura, con in primo piano una roccia, e la luna che ne sbucava fuori. Poi il titolo,  al quale ora aggiungerei  storia nascosta, dei due santi, ha fatto sì che andassi subito alla cassa a pagarlo.

 Ad ogni pagina sono rimasta colpita dal sacrificio, attuato da ognuno di loro per vivere fedelmente il vangelo. Erano giovani benestanti che hanno lasciato ogni bene, per seguire la chiamata, e hanno lottato con sacrifici inauditi per realizzare ciascuno la propria regola.  

Sono venuti a patti con compromessi, tradimenti, per rendere reale la loro utopia. 

Chiara vide attuata la sua regola solo il giorno prima di morire, fu la prima della storia, scritta da una donna, per le donne.  

Uno dei saggi più importanti per conoscere la vita dei due santi, dal quale è stato anche tratto un film: “Chiara” della regista Susanna Nicchiarelli, sceneggiato insieme alla Frugoni stessa. 

Ma le immagini, a mio parere, non rendono la profondità delle parole, che s’incollano a noi, e ci insegnano che ciò che ha valore, non si può ne toccare, ne vedere. 

Nelle ultime pagine del libro, conosciamo un Francesco cieco, bruciato in metà viso per tentare di curarlo, portato in giro come una reliquia perché la sua fama era già  diffusa per il mondo. Aveva ricevuto anche  le stimmate, cosa che non fece che accrescere la sua popolarità. 

Tutto quello che uno non conosce sui due Santi qui c’è , grazie ad una ricostruzione storica meticolosa dell’autrice, alla quale terminato il suo saggio possiamo solo dirle: “Grazie”. 

Un libro che dovrebbero leggere i nostri ragazzi,  perché i veri esempi di forza, resilienza, non sono quelli che appaiono ora sui social. Chiara e Francesco erano  moderni nel pensiero: lei voleva suore attive dentro e fuori il convento, Francesco nei suoi numerosi viaggi, ha cercato un incontro tra le diverse religioni, e trovava giusto che frati e le  suore comunicassero, vivendo insieme  per il bene insieme comune. 

Un testo da comprare, e rileggere ogni tanto, per liberarci del superfluo materiale e mentale per ascoltare meglio la nostra anima. 

Chiara e Francesco  per me sono due abili guerrieri di fede, hanno lottato per attuare fedelmente le parole del vangelo, e per  indicare a noi il cammino da seguire. 

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