editoriali

La Farmacia è un vero e proprio servizio pubblico, anche per aiutare le donne vittime di violenza

Con il camice addosso e il caduceo appuntato sul bavero il farmacista è persona incaricata di pubblico servizio.

Tante, tantissime sono le sentenze che riconoscono infatti la farmacia non solo come un mero esercizio commerciale (se mai qualcuno ne avesse avuto il dubbio) ma come un vero e proprio servizio pubblico.

Dal punto di vista professionale è un bel riconoscimento, perché ci scrolla di dosso etichette che sminuiscono anni di studio e di impegno e riducono il ruolo che, in un contesto di rete sociale, il farmacista può di diritto e con onore ricoprire.

Il legislatore, attraverso diverse sentenze, legittima la possibilità per il farmacista di inserirsi in una rete di prossimità sociale, svolgendo una parte attiva grazie al rapporto fiduciario che si instaura con tante delle persone che in elevato numero quotidianamente afferiscono alle farmacie.

In questo ruolo, ad esempio, rientra la possibilità per il farmacista opportunamente formato di riconoscere possibili segni e segnali di violenza o maltrattamento, di sapere come agganciare la presunta vittima e verso quale agenzia o istituzione del territorio indirizzarla per ricevere le cure e il sostegno adeguati.

Questo è IL FARMACISTA INFORMATO SUI FATTI, progetto nato un sabato mattina del luglio 2014 quando Maria entrò da me in farmacia di corsa. Piangendo. La invitai a venire nel retro, la feci sedere e le offrii un bicchier d’acqua. Aveva un occhio nero e perdeva sangue dal naso.  La medicai e poi mi sedetti accanto a lei, in silenzio. Mi raccontò del marito e della sua violenza continua. Della dipendenza dall’alcool, delle minacce di portarle via il bambino e dei continui ricatti sessuali.  Chiamai i servizi sociali e il suo medico di base.  In poche ore attivammo una rete di protezione e Maria oggi vive una nuova vita.

Sarebbe sbagliato considerare questo un gesto di sensibilità, frutto di un impulso. Si tratta, al contrario, di una decisione ponderata presa con la consapevolezza di ciò che il farmacista può e/o deve fare. Sapere di potere (e dovere) segnalare alle giuste agenzie situazioni di cui si venga a conoscenza o per le quali si sia interpellati, senza timore di sconfinare e senza essere accusati di volersi sostituire a qualcuno.

Il farmacista infatti non diventa investigatore, psicologo o giudice.

Diventa parte di una rete solidale attiva sul territorio, in cui attori formali e informali siano coinvolti in progetti di quella che viene definita “sicurezza partecipata” apportando un proprio contributo attivo, concreto e professionale.

Questa esperienza divenne poi, l’anno successivo, la mia tesi del master in Criminologia Forense. 

Nel 2018 IL FARMACISTA INFORMATO SUI FATTI  è diventato il primo corso di formazione pilota per un gruppo di farmacisti in Emilia Romagna che ad oggi continuano a monitorare attivamente il territorio.

Abbiamo in questi anni supportato donne vittime di violenza domestica, individuato e soccorso anziani lasciati soli, aiutato ragazzi bullizzati a raccontarlo in famiglia. Organizzato incontri per genitori, conferenze sulla violenza di genere, corsi di autodifesa e percorsi di empowerment per adolescenti.

Le persone sanno che in queste farmacie ci sono professionisti e professioniste formate alle quali rivolgersi e non solo persone sensibili pronte ad aiutare.

Questo viene riconosciuto dall’Asl Romagna che nel 2023 inserisce IL FARMACISTA INFORMATO SUI FATTI nella mappatura dei servizi rivolti alla cittadinanza presenti sul territorio. 

Un grande riconoscimento che si aggiunge alla soddisfazione personale di aver portato questo progetto insieme al tema della formazione, in qualità di presidente dell’Osservatorio vulnerabilità, anche nell’Associazione Farmaciste Insieme di Angela Margiotta, che ha inventato il PROGETTO MIMOSA presente nelle farmacie italiane, grazie al quale le donne vittime di violenza vengono informate sui centri antiviolenza sul territorio, e di cui sono Delegata Regionale per l’Emilia Romagna dal 2021. 

IL FARMACISTA INFORMATO SUI FATTI, lo dico con orgoglio, si inserisce in questa nuova valorizzazione del farmacista che lavora in rete con gli altri operatori sociosanitari del territorio, fornendo servizi orientati a promuovere e mantenere il benessere dei cittadini grazie al fatto innegabile che le farmacie sono il presidio di prossimità per eccellenza, di giorno e di notte, in città e nei posti più sperduti.

Con le nostre belle croci verdi che diventano, tante volte, luci di cortesia e fari luminosi.

Simonetta Molinaro

per chi volesse maggiori informazioni può rivolgersi direttamente a simonetta@osservatoriovulnerabilita.it oppure alla pagina facebook https://www.facebook.com/profile.php?id=100089713866154

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