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Ragazzo mio, guarda in alto la prossima volta che ti viene da volare basso

Ragazzo mio.

Figlio di mamma come tutti i figli di questa terra.

A quattordici anni qualcuno ti ha voluto bene dal cielo ripigliandoti per i capelli. Partiamo da questo.

Il fatto che respiri spontaneamente dopo un volo di dieci metri è qualcosa di raro, direi eccezionale. Quelli come me chiamano quelli come te miracolo vivente, tu troverai il modo di chiamarti come vuoi.

Sarei tentatissima di speculare sulla tua vicenda. Di arrabbiarmi contro i messaggi massivi che tappano i neuroni ai ragazzi come te alle soglie dello splendore. Ritmi che sballano l’ormone ripetendo tra le note tra le righe tra i vari tiktok che siamo fragili, annoiati, nessuno ci capirà in questo mondo demmmercurio. Non resta che la rabbia violenta. Quella o la morte.

Ecco sarei tentata ma no.

Non so la tua storia, non so da dove è partito il tremore delle dita con cui hai scritto a lettere incerte il messaggio d’addio prima di spiccare il volo dalla finestra della tua classe.

Però so che sei vivo.

E due cose devo dirtele.

Lo so che le storiacce che si sentono in giro fanno schifo ai cani, ma tu ascolta questa.

San Francesco era un casinista numero uno. Quello di Assisi. Voleva fare il cavaliere, partito in guerra pieno di sogni di gloria, se ne torna indietro legnato per bene. Un fallito da manuale, un ragazzetto che sembrava avesse tutto s’accorge di non avere un fico secco, manco una ragione per vivere.

E poi bum, la storia non ha conosciuto santi altrettanto pazzeschi e amati.

Pure San Leopoldo Mandić ha una storia assurda, era adolescente e non arrivava al metro e quaranta di altezza, sempre malaticcio. Il suo sogno era partire missionario in oriente. Ma quando mai, i superiori lo tengono in Italia. E quello diventa un confessore, la gente fa la fila per parlare con lui, provano a trasferirlo da un’altra parte e il popolo insorge. Pensa te com’era amato.

Bartolo Longo era uno tristissimo, arrivato a tanto così dal suicidio. Ha fondato il Santuario di Pompei alla fine, non so se lo conosci, ma fidati lo conosce tutto il mondo.

Tesoro bello.

Rimettiti presto!

Guarda in alto la prossima volta che ti viene da volare basso.

Sei un miracolo, daje, ti voglio bene.

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