cultura

L’inganno della cima di rapa

Rape e patate è un contorno che solitamente prepariamo con le foglie più grandi, le mettiamo da parte quando puliamo le cime di rapa per preparare altri piatti come per esempio le orecchiette alle cime di rapa.

E’ una ricetta che arriva direttamente dalle cucine d’Irpinia che chiamiamo “foglie e patate” proprio perché si usano le foglie più grandi oppure “mallone“: noi adoriamo questo contorno che è diventato parte del menù settimanale invernale di casa nostra.

Questa antica ricetta irpina, incarna il patrimonio culinario di questa affascinante zona italiana. Radicate nella storia e nella tradizione, queste due semplici componenti si uniscono per creare un piatto che va oltre il mero nutrimento, raccontando storie di antiche cucine e terre fertili.

𝐈𝐧𝐠𝐫𝐞𝐝𝐢𝐞𝐧𝐭𝐢👇
📌1 kg foglie di rapa pulite
📌700 g patate sbucciate
📌q.b. olio evo
📌q.b. peperoncino
📌q.b. sale

Però fate attenzione alle fake!!!

Purtroppo, senza avere una conoscenza sufficiente per distinguere i vari prodotti, è facile cadere nell’inganno (o nell’omissione) di chi le vende. Questi, che sanno perfettamente le diverse specie ed i costi, spesso mettono in vendita le foglie della rapa rossa o della rapa bianca col nome di “cime di rapa”. In effetti, di “cime” si tratta e pure di “rapa”! Dove sta quindi l’inganno?

Semplice: nel linguaggio comune. Per cime di rapa si intendono i fiori e le foglie di una determinata pianta (sottospecie sylvestris) e non le foglie di una qualunque altra rapa da radice (sottospecie rapa). Queste ultime, pur commestibili, rappresentano un alimento di scarso valore gastronomico e di gusto diverso; basti pensare che, fino a poco tempo fa, la maggior parte era destinata al foraggio animale.

Per evitare qualsiasi forma di “sbaglio”, suggerisco di cercare (tra i cartellini del mercato o del supermercato) la dicitura “broccoletti di rapa”; nel caso i cui figurasse la dicitura tradizionale “cime di rapa”, meglio assicurarsi che, in mezzo ai cespi, emergano anche i fiori.

Un altro indizio utile per la verifica è certamente la provenienza: pur essendo un prodotto tipico dell’Italia meridionale, la stragrande maggioranza delle vere cime di rapa in commercio proviene dai campi del Lazio.

In provincia di Avellino mangiamo questo piatto con a “pizz e rarignolo” ossia una pizza fatta con farina gialla (anche detta granone), acqua e sale che viene cotta sul fuoco attraverso “o chinco” un attrezzo atto al fuoco per cuocerla (oppure basta una padella o un forno).

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *