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Mariacristina Mocellin: una donna innamorata di suo Marito e di Cristo

Se hai bisogno di Pregare questo libro è per te perché è ricco di preghiere scritte dalla quindicenne Maria Cristina Cella Mocellin, innamorata di Gesù Cristo (“rincorrerti, come una ragazza rincorre il suo innamorato”) conosciuto grazie ai ritiri parrocchiali e quindi la mia mente mi porta subito a ringraziare e benedire i Sacerdoti che ho incontrato sul mio cammino e a pregare per quelli che stanno seguendo i miei figli.

A proposito di Sacerdoti così scrive Cristina rivolgendosi a Dio e sempre dall’alto dei suoi 15 anni: “...e insieme ti voglio ringraziare per avermi donato colui che ti ha sostituito anche se solo fisicamente: il prete!”

Se avete bisogno di riconciliarvi con l’adolescenza dei vostri figli e capire che anche a quell’età si cela il percorso di Santità a cui ognuno di noi è chiamato, “Una vita Donata” di Mariacristina Cella Mocellin, edizioni San Paolo, fa per voi e quindi correte ad acquistarlo e a leggerlo per innamorarvi anche voi di questa giovane mamma, fedele laica delle quale è in corso il processo di beatificazione. (vai al sito)

“In quella sera, in macchina di ritorno dall’ospedale, ricordo che ti muovesti per la prima volta; sembrava che mi dicessi: Grazie mamma che mi vuoi bene“. Il 22 ottobre 1995 si spegneva Mariacristina Cella Mocellin, una giovane mamma di 26 anni. Moriva per un tumore che non aveva voluto curare per non danneggiare il bambino che portava in grembo. In quel giorno Cristina lasciava il marito Carlo e i figli Francesco, Lucia e Riccardo. La notizia del dono della vita di questa mamma subito si diffuse ovunque. Ne parlarono i giornali locali e nazionali, la radio e la televisione. Non solo in Italia, ma anche all’estero la gente venne a conoscenza di questo atto di amore. Ora, a dieci anni dalla morte, il volume intende far conoscere la storia e la fede di Cristina a un pubblico più vasto, attraverso la pubblicazione di alcuni suoi scritti. La pubblicazione di parte del diario di Cristina, infatti, può aiutare senz’altro molte altre persone a camminare nella fede e nell’amore come è stato per lei. (dal sito San Paolo)

Sarò sempre grato a Rosella di Nomadelfia per questo incontro che mi ha stupito ulteriormente perché in quegli anni abitavo a pochi chilometri da Mariacristina ma il tempo giusto per venire a conoscerla era questo nel quale proprio mi sto domandando come poter far conoscere ai più le vite dei Santi, soprattutto di quelli meno noti e che sono più abbordabili per tutti, finanche ad essere il nostro vicino di casa.

In Mariacristina ho scoperto una serva di Dio vicina di casa e ho trovato ancora più gratificazione nell’essere sposo e padre.

In questo piccolo grande libro, con la semplicità estrema di una adolescente e poi di una mamma, e quindi grazie alla costante preghiera individuale e di coppia, si affrontano temi come: la maternità reale e spirituale, la malattia come dono, il non chiudersi come coppia di sposi, la sincerità e la preghiera tra coniugi, l’essere sposati e insieme donarsi tutto a Dio e via dicendo.

Mentre scrive lettere d’amore a Carlo (infarcite di una sana ironia), Cristina scrive poesie d’amore a Cristo.

Non vi svelo altro, lascio anche a voi il gusto della sorpresa e della scoperta ma per la lettura armatevi di penna e calamaio: sono tanti gli appunti da prendere e le sottolineature da fare sulle quali tornerò, con calma, nei prossimi giorni e in quelli a venire ancora.

Infine, verso le ultime pagine così dice la voce guida: “L’ultimo scritto che possediamo è datato 5 ottobre. La particolarità e l’eccezionalità di questo testo è che Cristina “fa parlare” Dio. E’ ormai così immedesimata con la Volontà del Padre e affidata alle Sue mani, che percepisce ciò che Dio le chiede in quegli ultimi giorni di vita. Cristina ha ricevuto il centuplo quaggiù nel senso che è riuscita a fare della sua morte un dono d’amore a Dio e al prossimo, quel prossimo che era anzitutto il suo bambino, Riccardo.”

Il Centuplo quaggiù: per me queste non sono semplici coincidenze, non lo sono mai. Buona lettura amici de Ilcentuplo.it

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