librisolo cose belle

I consigli di lettura di Cristina e Lele Liberati

Vogliamo anche noi unirci a questa bella iniziativa de Ilcentuplo e consigliare il nostro libro, il libro di coppia!

Un libro che parla della nostra storia passata, della guerra.. Di povertà ma anche di generosità, di amicizia quella vera ma soprattutto di come la felicità, a volte ,si può davvero trovare nelle piccole cose.

Bel libro.. Perché per gli amanti della montagna fa riscoprire l’importanza delle cose semplici, del seguire i propri sogni e le proprie passioni e fa capire l’importanza del non mollare, della condivisione e del mettersi nei panni degli altri.

Trama del libro

Mario Curnis è stato in parete con quattro generazioni di scalatori, i più grandi. Ha affrontato le Alpi, le Ande, l’Himalaya e più volte l’Everest. Ma non è stato solo un alpinista. Ha conosciuto fin da bambino la fame, le privazioni e la fatica del lavoro, poi via via ha incontrato il successo e il fallimento, la malattia, la depressione e la rinascita, sempre con al fianco la moglie Rosanna, con la quale vive in una baita lontano da tutto. Loro, insieme, hanno piantato mille alberi e spostato le montagne. Quella di Mario Curnis è una storia di riscatto, dignità, coerenza, ribellioni, rischi, rivincite e resurrezioni. Di come si possa cadere, combattere e rialzarsi. Ma è anche un’attualissima lezione di semplicità e di armonia con l’ambiente. E il racconto di come si possa, con pochi mezzi, rinunciando al superfluo, ottenere il risultato più difficile: la felicità. Perché la felicità non costa nulla ed è accanto a noi, posata sul ramo di un albero o nascosta sotto la neve. La sua è una storia unica e irripetibile, ma che parla delle vite di tutti. La sua memoria non descrive il fascino di un mondo che non c’è più, ma quello di un mondo come potrebbe essere. Questo volume non è una biografia. Procede per ricordi, associazioni, sfoghi. La vita di Curnis emerge piano dalle pagine, un tassello dopo l’altro. A fare da filo conduttore, tra flashback, aneddoti e frammenti di diario, è la saggezza del suo sguardo da “capo indiano”, l’indipendenza di giudizio con la quale analizza e interpreta le sue vicende, l’alpinismo di ieri e di oggi, la sobrietà, l’ascolto della natura, la vita e la morte, la solitudine e l’amicizia, il lavoro e la passione. La felicità, sempre.

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