famigliasport

Le coppie costruttive

Anche nel petto di un vichingo può battere un cuore romantico.

Casper Ruud, dopo tante finali perse e dopo aver conquistato ieri il suo primo Masters 1000 in carriera, non ha parlato solo di un sogno realizzato. Ha scelto di aprirsi, di mostrare gratitudine e amore verso i suoi cari, sopratutto verso la sua compagna Maria:

“Devo molto del mio successo a tutte le persone a me più care. Alla mia famiglia, ai miei amici e alla mia fidanzata Maria. Ci siamo fidanzati ufficialmente l’anno scorso, da anni è un supporto incredibile per me. È venuta ieri a sostenermi. Forse è stata l’ultima piccola spinta di cui avevo bisogno per tagliare il traguardo. Sono davvero felice ed è fantastico essere circondato da persone fantastiche. Sono un ragazzo davvero fortunato”.

Lei è Maria Galligani, 27 anni, laureata in psicologia, norvegese ma di origini italiane. È arrivata a Madrid il giorno prima della finale, solo per lui. E quella presenza silenziosa, ma carica di significato, è bastata.

Ruud ha diviso con lei il merito della vittoria, riconoscendole un ruolo fondamentale. Non l’ha fatto per galanteria, ma per verità.

Pur essendo single, io ammiro profondamente queste coppie. Io le chiamo “coppie costruttive”. Non quelle che si annullano per l’altro, ma quelle in cui ci si sostiene a vicenda affinché ognuno possa inseguire i propri sogni, la propria missione e la propria autenticità. Quelle che non si mettono i bastoni tra le ruote, ma si costruiscono le ali a vicenda. Quelle in cui l’amore non è zavorra, ma propulsione. Quelle dove lo sguardo dell’altro non pesa, non frena, non giudica. Ma accompagna. Incoraggia. Amplifica.

In un tempo in cui le relazioni sono ormai fragilissime e passeggere oppure sono tossiche e si fondano sul bisogno o sul possesso, c’è ancora spazio per l’amore che costruisce.

Che sa essere presente per vedere l’altro sbocciare. Che non ha paura dei successi dell’altro, ma li sente come propri.

Ecco, forse il vero traguardo non è solo vincere un torneo. È farlo sapendo che lì, fuori dal campo, c’è qualcuno che crede in te anche quando tu stai per mollare. E che ti basta un suo sguardo per ricordarti chi sei.

Ed è bello vedere che c’è un po’ di Italia anche in questo successo: nella terra rossa che ricorda Roma…e in Maria, che con le sue radici italiane ha portato a Ruud non solo amore, ma anche forza e ispirazione.

#sebastianoalicata

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *