famigliasolo cose belle

A te amica che sei a pezzi tanti auguri, stai vivendo il Natale nel modo migliore

Ma chissene, dell’influencer bionda. Che col gioco delle tre carte ci campa, e noi poveri fessi convinti di aver capito il trucco. L’imprenditrice ha dato alla vicenda lo spazio social di una storia di 24 ore. Figuriamoci. Frega nulla. Rumore di fondo, il suo.

E non mi frega manco delle notizie clamorose, di tizio che ha fatto outing, di caio che strepita col melodramma sentimentale, del film sbanca botteghino che manco Ben Hur mentre gli altri film belli nessuno se li fila.

Qua fra nove giorni è Natale, cavolo.

E a me frega della mia amica che sta andando a pezzi. Ieri mi ha chiamata, mentre il mondo le crollava addosso. Era triste, di una tristezza dignitosa e composta come solo le migliori eroine. Mi ha detto che non è tanto la bomba scoppiata in famiglia, a farla piangere. Quanto piuttosto questo mondo di luci e suoni festaiolo, mentre lei raccoglie cocci di una vita andata di botto in frantumi, nel buio e nel silenzio.

Cavoli, le ho detto. Ma ti rendi conto, sei nel mood Natale migliore!

Tra gli ultimi, tra gli esclusi alla festa, nel buio della notte più nera col dolore che ti morde dentro, e non trovi un posto dove riposare la testa.

Te sei già nel pieno della notte di Natale, fuori la capanna tra i diseredati, amica mia bellissima.

Lascia stare il resto, le luci i suoni i brindisi. Certo che ci vogliono, nella misura in cui aiutano a ricordare che la gioia è migliore se condivisa con chi amiamo.

Ma se perdiamo il senso della gioia, tutto il resto è noia. E tu amica mia, mentre raccogli cocci con lo sguardo di lacrime, nel cuore lo senti che la gioia del Natale è proprio così. Un figlio che nasce rifiutato dal mondo, che raccoglie attorno a sé gli ultimi senza festa, con la promessa di una gioia piena. Per quelli come te, gli umiliati, i piccoli puri di cuore.

Questa è la vera meraviglia del Natale. Meraviglia semplice.

E io oggi voglio quella meraviglia che aspetta, e spera forte, la nascita di un Dio clamorosamente umiliato. Solo nove giorni di attesa, il tempo di una novena. I panettoni rosa lasciamoli a chi ha ancora tempo da perdere.

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