Un brindisi alla leggerezza
Più guardate il tennis, più scorgerete similitudini con la vita di tutti i giorni.
Ci sono vittorie e sconfitte, momenti di gloria e giorni bui, aspettative da gestire, pressioni da sopportare, obiettivi da raggiungere.
Ma ogni tanto arriva qualcosa che rompe lo schema.
Un gesto, una risata, una scena che vi ricorderà cosa conta davvero.
Bublik e Medvedev dopo la finale di Halle che si spruzzano lo champagne addosso, che ridono come due bambini al parco giochi, come due ragazzi che hanno appena finito una partita tra amici e che si stanno semplicemente godendo il momento.
Niente musi lunghi, niente teste basse, niente sguardi delusi.
Solo leggerezza.
Solo vita.
E pensare che Medvedev, il buon Meddy, non vince un titolo dal 2023. Eppure ieri sembrava il più felice in campo.
Come se avesse capito che la felicità non arriva sempre con una coppa tra le mani… ma a volte con una risata condivisa.
E allora sì, questo è uno spunto anche per noi.
Nel lavoro, nei traguardi che inseguiamo, nelle giornate che ci appesantiscono.
A volte basterebbe alleggerire.
Smetterla di prenderci così sul serio.
E accorgerci che stiamo già vivendo.
Che tra qualche decina di anni non ci saremo più.
Che siamo già “arrivati”, anche senza l’ennesima medaglia o l’ennesimo obiettivo portato a termine.
Un brindisi a chi ancora sa ridere.
A chi non ha bisogno di vincere per brillare.
A chi non si fa schiacciare.
E a quella leggerezza che, quando arriva e la scegliamo, ci ricorda che è l’unica salvezza possibile.
