Riaprite la Casa del Parco! “Ondata di lettori” in protesta per salvare la storica biblioteca comunale a Pineta Sacchetti
Domenica 5 ottobre a Pineta Sacchetti, saremo in tantissimi a manifestare per richiedere la riapertura, dopo più di un anno di attesa, della Casa del Parco, l’unica biblioteca comunale di zona.
Seduti davanti la cancellata, armati di libri, urleremo il nostro no silenzioso alla miope decisione delle istituzioni di trasferire ad un’altra struttura i fondi destinati alla nostra biblioteca: tale scelta, infatti, se portata a termine, determinerà l’inesorabile decadenza del Casale del Giannotto, l’edificio che ospita la Casa del Parco, e parliamo tra l’altro di un palazzetto del 1400, appartenuto ai Sacchetti prima e ai Torlonia poi, un luogo magico che molto probabilmente fu il punto di osservazione per Gabriele D’Annunzio per la stesura de “Il vestibolo silvano”.
Ma come è possibile una simile politica da parte del Comune?
Problemi strutturali ci hanno detto genericamente, problemi ingenti per cui i soldi del Pnrr non sono più sufficienti, meglio dunque destinarli a altro.
A noi del quartiere però questa risposta non può bastare: la biblioteca ha un valore storico, culturale, affettivo che non ha prezzo e merita una speranza, al di là dei problemi tecnici.
La Casa del Parco in questi anni è stata per tutti una fucina di iniziative che andavano dai concorsi letterari alle performance teatrali, dalle passeggiate botaniche agli incontri con gli autori; è stata un vivace luogo di ritrovo per bambini e anziani, per cui si sono stati ideati laboratori, cineforum e giornate a tema; è stata un presidio indispensabile per chiunque ha vissuto e frequentato il Parco del Pineto, sito unico a Roma dal punto di vista naturalistico, ma ahinoi spesso poco tutelato.
Domenica prossima ci saremo proprio tutti, famiglie, insegnanti, pensionati, artisti, universitari … Tutti insieme a protestare nel modo più rivoluzionario possibile: aprendo un libro e mettendoci a leggere. Un esercito di lettori pronto intraprendere la sua battaglia silenziosa per riconquistare quella che veramente considera la propria casa, la nostra Casa del Parco.



