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Il sussurro fragile della Pace

Oggi la #pace ha sussurrato piano

Ci sono operazioni che si fanno nel silenzio.

Con calma, con rispetto, con la consapevolezza che basta una parola di troppo per far saltare tutto.

Perché la pace è una cosa fragile, delicata, preziosa.

Oggi la pace ha sussurrato piano.

Si è manifestata nei volti degli #ostaggi liberati, negli abbracci dei familiari che hanno ritrovato i loro cari, nella gioia dei #palestinesi che intravedevano la fine della guerra mentre seguivano i diretta la liberazione degli ostaggi.

Ora è tempo di #ricostruzione.

Prima di tutto dell’anima, del cuore, delle #famiglie;

poi delle case, delle strade, delle città…

perché la vera maceria, quella più profonda, è dentro le persone.

È tutto molto complicato, sì!

Ma continuare a dire che è tutto finto, che non è vero, che è una farsa… toglie la #speranza.

E La speranza è la prima pietra da cui si ricomincia a costruire tutto.

Io ci voglio credere.

Non è più tempo di odio.

Non è più tempo di polemiche.

Non è più tempo di schieramenti.

È tempo di tornare a credere nella possibilità della rinascita.

Noi credenti, più di chiunque altro, non dobbiamo dimenticare la promessa di Dio:

“Vi darò un cuore nuovo, metterò dentro di voi uno spirito nuovo;

toglierò da voi il cuore di pietra e vi darò un cuore di carne.”

(Ezechiele 36,26)

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