Dipinto e Preghiera a Maria in dolce attesa – Santa Patrona delle gestanti e della vita nascente
Buon giorno Giorgio e buona Giornata per la vita a tutti i lettori de ilcentuplo!
Facendo seguito alla telefonata a Radio Mater di ieri sera, le invio con grande piacere le immaginette di “Maria in dolce attesa”. Allego anche una testimonianza di qualche anno fa di un probabile favore ricevuto. Recentemente è successo che una signora aveva ricevuto un’immaginetta da una mia amica. Questa signora non era riuscita ad avere figli, così lei e suo marito hanno deciso di adottare due bambini, ora il grande fa la terza media, mentre la piccolina ha tre anni. Ebbene, dopo aver ricevuto l’immaginetta, questa signora è riuscita a concepire, ha 45 anni, la gravidanza è al quarto mese e sta andando bene.
Di seguito le spiego anche origine e motivazioni dell’iniziativa per la realizzazione dell’immaginetta di “Maria in dolce attesa”.
Nella sacrestia della Parrocchia di Santa Caterina Vergine e Martire di Bergamo è custodito un bellissimo dipinto del 1695, attribuito al pittore Alessandro Lanfranchi (1662-1730), intitolato “Maria in attesa”.
Da qualche anno, in occasione dell’Avvento, il dipinto è esposto ai fedeli sopra l’Altare maggiore.
Durante il periodo di Avvento del 2019 la mia attenzione è stata attratta, in particolare, dal grembo di Maria e, nei giorni, meditando, è maturata in me la consapevolezza che in quel grembo puro e immacolato, fecondato grazie alla luminosa relazione d’Amore della Parola creatrice di Dio e dallo Spirito Santo, vi è un embrione, nostro Dio a tutti gli effetti. Questa constatazione mi ha colpito al punto, che ha fatto nascere in me il desiderio di scrivere una preghiera dedicata a “Maria in dolce attesa”, come Santa Patrona delle gestanti e della vita nascente. Sì, perché Maria è stata madre, e come tutte le altre madri, ha portato in seno un embrione, frutto di una relazione d’Amore, ma che il pensiero comune dominante, intriso dell’ideologia dello scarto, e della dittatura del relativismo etico-morale, declassa a poltiglia e a grumo di sangue. La devozione a Maria in dolce attesa, “Santa Patrona delle gestanti e della vita nascente”, ancora non esiste, e nutro il forte auspicio che tale titolo le sia riconosciuto al più presto. Sono fermamente convinto che questa devozione sia particolarmente indicata per i nostri tempi, e quindi anche molto gradita alla Madonna, costituendo un’arma in più per difendere la sacralità della vita dal suo inizio alla sua fine naturale sul piano religioso, ma soprattutto su quello culturale.
Sono stato mosso anche dal desiderio di fare un omaggio alla Madonna, avendo ricevuto un dono provvidenziale del tutto inaspettato nell’autunno del 2019.
Sulla base di queste considerazioni ho cominciato a comporre una preghiera, sottoposta poi a inizio gennaio 2020 all’attenzione della teologa Claudia Ansaldo.
La signora Ansaldo ha subito condiviso questa iniziativa, fornendomi alcune preziose diritte sulla preghiera. Dopo qualche giorno ho indirizzato il testo della preghiera al mio parroco, don Pasquale Pezzoli, già docente al Seminario di Bergamo di Antico Testamento, e del quale era stata allieva la signora Ansaldo.
A don Pasquale ho proposto di fare un’immaginetta, come parrocchia, dedicata a “Maria in dolce attesa”, facendogli presente che a tutte le spese avrei provveduto personalmente, e che avrei donato cinquemila immaginette alla parrocchia stessa. Il parroco si è consultato in merito con gli altri sacerdoti, comunicandomi la risposta positiva il 31 gennaio 2020, giorno della ricorrenza di San Giovanni Bosco; il mio confessore ha fatto allusione anche a Santa Maria Ausiliatrice.
Essendo già redatta la preghiera, tra inizio e metà febbraio 2020 è stato elaborato il progetto grafico a cura dalla dottoressa Eleonora Marina Bucarelli, laureata in grafica pubblicitaria, e mia giovane nipote.
Il 19 febbraio 2020 io e la dottoressa Bucarelli abbiamo portato a don Pezzoli la prova di stampa per la sua valutazione, ricevendo subito il suo consenso.
La tipografia avrebbe dovuto procedere alle stampe nel giro di qualche giorno, ma in extremis abbiamo fatto un’ultima correzione al testo della preghiera, e questo credo che sia il motivo principale per cui i tempi di stampa si sono molto allungati, anche per le sopravvenute difficoltà provocate dalla pandemia del corona virus iniziata nel frattempo. Le stampe sono poi state consegnate il 30 aprile 2020.
L’immagine di “Maria in dolce attesa” è circondata da dodici stelle, da rose e da gigli, uniti da piccoli granuli, richiamando la corona del Santo Rosario. Le dodici stelle sono il simbolo della regalità della Madonna, i gigli tenuti stretti sul petto da Maria sono il chiaro riferimento alla sua verginità e alla sua purezza. Le rose in mano all’angioletto ai piedi della Madonna invece rappresentano l’amore e il martirio.
Questa immaginetta va bene per tutti, essendo Maria “Salus Gentium”, ma in particolare è indirizzata alle gestanti, alle coppie che non hanno ancora assaporato la gioia del dono della maternità e della paternità, e a tutte coloro che, essendo gravide, vorrebbero abortire, affinché invece scelgano la Vita.
La preghiera contiene molto in sintesi le verità fondamentali della fede cristiana, ma si ribadisce anche che la vita è un bellissimo dono di Dio, e come tale, è sempre sacra e inviolabile. Si sottolinea pure che un bambino ha sempre bisogno di una mamma e di un papà.
Finora la preghiera è stata tradotta in inglese, francese, tedesco, spagnolo, portoghese, croato, russo, polacco, singalese e vietnamita. Tutto questo all’insegna della gratuità. Con il tempo sperabilmente seguiranno altre traduzioni in lingue estere.
Chiunque di voi desiderasse ricevere una o più immaginetta me lo scriva via email a direttore@ilcentuplo.it
di Claudio Mondini
Preghiera a Maria in dolce attesa Santa Patrona delle gestanti e della vita nascente
O dolcissima Vergine Maria, Madre di Dio e Madre nostra, per libera scelta hai avuto il singolare privilegio, il rischioso onere, di accogliere, con amorevole coraggio e con fedele dedizione, nel tuo grembo puro e immacolato, Gesù bambino, il Verbo di Dio fatto carne, pieno di grazia di verità, concepito come embrione umano, realizzando, nell’intimità profonda del tuo seno, il primigenio tabernacolo del Dio vivente.
Per i meriti del tuo Cuore Immacolato Sii sicuro approdo e celeste rifugio per le gestanti che a te si rivolgono con il cuore traboccante di trepidazione, di fiducia e di speranza, affidando sé stesse, e le creature nei loro grembi benedetti, alla tua provvidenziale intercessione, essendo tu la Santa Patrona, e la potente Protettrice della vita nascente, sempre sacra e inviolabile.
Maria in dolce attesa vieni anche in benevolo e misericordioso aiuto alle coppie afflitte, perché on hanno ancora _assaporato la gioia del dono della maternità e della paternità. Maria in dolce attesa, Santa Patrona delle gestanti e della vita nascente, prega per noi. Amen
Alessandro Lanfranchi (1662-1730), “Madonna in attesa dipinto in olio su tela, 200×100, anno 1695. Parrocchia Santa Caterina Vergine e Martire Via Borgo Santa Caterina, 10 24124 Bergamo. Progetto e realizzazione grafica a cura di Eleonora Bucarelli
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Un dono
Mi è stato chiesto di raccontare un pó la storia di questo “dono”, inaspettato come tutte le cose belle che desideri nel tuo cuore, sai che non potranno arrivare ma speri…
Nell’agosto del 2019 a mia figlia di 36 anni, che aveva già un bambino di 8 anni, fu detto che dagli esami clinici era evidente un precoce declino dell’età fertile.
A gennaio del 2020 ebbi la possibilità di avere la bozza della preghiera a “Maria in dolce attesa” ma non pensai a pregarla per il dediderio ancora vivo di mia figlia di poter avere un bimbo. Il 22 marzo mia figlia si ammalò di Covid e fu un percorso lungo come tanti altri fecero in quei mesi tremendi…febbre alta, tosse, stanchezza, antibiotici, antimalarico, non poter vedere suo figlio per quasi due mesi, che forse è stata la prova più dura… allora lì ho sentito forte il richiamo della Vergine Santa ad affidarle mia figlia in questa situazione difficile chiedendo la grazia che questo virus non le lasciasse conseguenze negative fisiche e psicologiche.
Il 5 maggio arriva il secondo tampone negativo, è libera! e comincia la mia preghiera di ringraziamento, lungi dal pensare che “Maria in dolce attesa” ha sì protetto mia figlia da conseguenze spiacevoli del Covid ma ne aveva riservata una che mai e poi mai ci saremmo aspettati: il 22 maggio, due mesi dopo quel contagio, il giorno di Santa Rita da Cascia, scopre di aspettare un bimbo, quel bimbo tanto desiderato che solo un dono dal Cielo poteva far giungere tra le braccia di una madre.
La sera del 16 gennaio 2021, dieci giorni prima del termine della gravidanza, si deve ricorrere ad un parto cesareo d’urgenza… “Maria in dolce attesa” è ancora lì accanto a loro: mamma e bambino possono sorridere alla vita.
nonna Claudia

